INTRODUZIONE
Eh si, una splendida follia, un sogno diventato
realtà, una magia di strategia e gestione gomme, una squadra che ha centrato
l’obiettivo più importante della stagione: conquistare Monza. Con una gara
capolavoro, la Ferrari torna alla vittoria in Italia, a cinque anni
dall’impresa del 2019. Charles Leclerc ruba ancora una volta il cuore di tutti
i tifosi grazie a una guida impeccabile, tenendo sotto controllo la rimonta
quasi disperata della McLaren. Una McLaren che credeva di fare un sol boccone
degli avversari, ma si è dovuta arrendere ad un Leclerc davvero perfetto,
padrone di ogni sua mossa e decisione. Anche a Monza Lando Norris, nonostante una
partenza finalmente buona, è stato messo sotto pressione, in questo caso dal
suo compagno di squadra Oscar Piastri, e non è riuscito ad essere incisivo in
una gara che avrebbe potuto consentirgli un recupero in classifica mondiale ben
più ampio. In un weekend difficile, la Red Bull limita i danni ma si conferma
la quarta forza in pista e vede ridursi sempre più il suo vantaggio sulla
McLaren, ora a soli otto punti. Signore e signori, benvenuti al racconto della
75° Edizione del Gran Premio d’Italia, 53 giri di pura follia andati in scena
nel pomeriggio di domenica 01 Settembre 2024 sul leggendario Autodromo
Nazionale di Monza, il “Tempio della Velocità”.
LA SCELTA GOMME E I PRIMI GIRI: PIASTRI AL
COMANDO, LECLERC SUBITO DIETRO
In griglia di partenza quasi tutte le
monoposto indossano le gomme medie; fanno eccezione le due Red Bull di Max
Verstappen e Sergio Perez, l’Alpine di Esteaban Ocon,
la Racing Bulls di Yuki Tsunoda, l’Aston Martin di Lance Stroll e la
Stake di Valtteri Bottas che montano le hard. A Monza, storicamente teatro di gare a singola sosta,
si prevedono due soste, per via del nuovo asfalto che provoca il graining
(fenomeno che si verifica maggiormente su una pista “green”). Allo spegnimento dei semafori, finalmente,
Lando Norris scatta bene e mantiene la leadership davanti al suo compagno di
squadra Oscar Piastri, mentre dietro di loro George Russel ritarda il punto di
staccata alla Prima Variante e, per evitare il contatto con Norris, taglia la
chicane, rientrando in pista 6°, dietro le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos
Sainz e la Mercedes del suo compagno di squadra Lewis Hamilton, e davanti alle
due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Il gruppo arriva alla staccata
della Roggia e Piastri, che ha più velocità di Norris grazie ad una migliore
uscita da curva 2, sorprende l’inglese con un bellissimo attacco all’interno
che gli permette di assumere la leadership della gara. Norris, di conseguenza,
esce male dalla curva e, come un falco, ecco lì Leclerc che ne approfitta
subito, salendo 2°. Alla Variante Ascari, Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg
arrivano vicini al contatto, con il tedesco della Haas costretto ad allargare
la traiettoria, perdendo così quattro posizioni, superato dal suo compagno
Kevin Magnussen, da Pierre Gasly, da Yuki Tsunoda e da Esteban Ocon: da 12° si
ritrova 16°. Ricciardo viene penalizzato di cinque secondi per l’incidente
causato; quando rientrerà ai box, i suoi meccanici entreranno in contatto con
la monoposto prima dello scadere dei cinque secondi, pertanto i commissari
penalizzeranno Ricciardo di ulteriori dieci secondi. Poco più tardi, il pilota
Haas entra in collisione con Tsunoda, ma senza conseguenze, prima di essere
chiamato ai box dal team per un pit stop molto anticipato. Al 7° giro, Tsunoda
è costretto al ritiro dalla gara per problemi legati al surriscaldamento della
sua Racing Bulls. Nei primi giri, Leclerc fa l’impossibile
per stare in zona DRS con Piastri, guadagnando anche un po’ di spazio su
Norris, ma dopo circa dieci giri il suo distacco dal leader comincia a superare
il secondo e Norris recupera qualcosa alle sue spalle: la McLaren ne ha di più.
Intanto, la Red Bull entra in azione, con Perez che passa Russell per la 7°
posizione, mentre Verstappen comincia ad avvicinarsi a Hamilton; Ricciardo
lotta con Magnussen per l’11° posizione, ai margini della zona punti, occupata
in modo fantastico da Alexander Albon con la Williams e Fernando Alonso con
l’Aston Martin.
I PRIMI PIT STOP: LA MCLAREN HA IN MANO LA
GARA
Al 15° giro, la McLaren muove le carte:
Norris entra ai box, per quella che sembra una sosta molto anticipata, e monta
gomme hard. Lo scopo è quello di provare a superare Leclerc con l’undercut. Ma
la Ferrari non si fa cogliere impreparata e copre subito la strategia McLaren
fermando Leclerc, che monta hard come Norris. Tuttavia, l’undercut della
McLaren va a buon fine, con Norris che supera la Ferrari portandosi
virtualmente 2° alle spalle di Piastri, che, come Sainz, ancora non si è
fermato. Al giro successivo Piastri è ai box: monta le hard e, ovviamente, sta
davanti a Norris e Leclerc. Intanto, la Ferrari decide di ritardare ancora di
qualche giro la sosta di Sainz, che rimane infatti in pista in compagnia delle
due Red Bull. Quando rientra in pista, Piastri è 4° e ha il vantaggio di essere
uscito davanti alla Williams di Albon, mentre Norris e Leclerc devono ancora
superare il thailandese, cosa che succede quando Albon entra ai box per montare
le hard. Mentre Leclerc guida in modo superlativo per stare con Norris, la
Ferrari chiama ai box Sainz: lo spagnolo adesso ha gomme hard più fresche di
sei giri nei confronti dei diretti avversari e sembra l’unico in grado di poter
pensare all’azzardo dell’unica sosta. Sainz rientra in pista 6°, ma
virtualmente 4°, alle spalle di Leclerc.
LE DIFFICOLTÀ DELLA RED BULL
Al 23° giro la Red Bull ferma Verstappen:
a sorpresa gli monta ancora gomme hard (con un pit stop non perfetto); ciò
significa che l’olandese sarà costretto ad un’altra sosta sicura. Il giro
successivo è il turno di Perez, anche lui monta le hard. Le due Red Bull
saranno poi costrette a passare in pista l’Alpine di Ocon per salire di nuovo
in 6° e 7° posizione, mentre Hamilton si avvicina pericolosamente a Sainz per
la 4° posizione e Russell si attacca a Perez. Al 31° giro l’inglese prova
l’attacco sul messicano, ma va lungo in curva 1, mentre addirittura Leclerc si
incolla alla McLaren di Norris, che sta andando in crisi di gomme e va lungo
alla Roggia, al contrario di Piastri, che gestisce tranquillamente la sua
leadership. Al 33° giro Norris si ferma ai box per la sua seconda sosta,
montando ancora gomme hard; cinque giri dopo anche Piastri è ai box, mentre
Russell riesce finalmente a sbarazzarsi di Perez con un gran sorpasso alla
Roggia.
LA FERRARI GIOCA L'AZZARDO
La situazione in classifica a questo punto
vede le due Ferrari in testa, ma con un pit stop da effettuare (sulla carta),
mentre Piastri è il favorito per la vittoria, perché quando rientra in pista è
ancora davanti a Norris che, nel frattempo, supera Verstappen e sale 4°.
Sentendo i commenti positivi dei piloti sulle gomme, il box Ferrari tenta
l’azzardo più grande, il tutto per tutto: le due Rosse andranno fino in fondo
senza ulteriori soste. Naturalmente, Piastri e Norris sono molto più veloci con
le gomme nuove, ma il vantaggio è rassicurante: Sainz ha otto secondi di
margine su Piastri, mentre Leclerc ha addirittura dieci secondi di margine su
Sainz, quindi diciotto sulla prima McLaren. Intanto, alla Variante della
Roggia, Magnussen e Gasly vanno a contatto; il danese viene considerato
responsabile e penalizzato di dieci secondi, ma soprattutto di due punti sulla
superlicenza. Tra il 37° e il 42°, Verstappen e Perez effettuano la loro
seconda sosta e montano le medie, rientrando in pista 6° e 8°: l’olandese
dietro Hamilton, il messicano dietro Russell.
LA MAGIA DI CHARLES LECLERC
Là davanti Leclerc si traveste da mago,
girando su tempi ottimi considerando i giri sulle gomme, mentre Piastri è a
caccia di Sainz: al 45° giro si incolla dietro la Ferrari dello spagnolo e lo
supera con una grande mossa alla fine del rettilineo del Serraglio. Ora è
caccia aperta, ma davanti c’è Leclerc, il mago delle gomme. Al 48° giro anche
Norris passa Sainz, salendo 3°, mentre degna di nota è la prestazione
dell’esordiente Franco Colapinto: con la sua Williams, l’argentino è 13°,
dietro ad Alonso e Ricciardo e davanti ad Ocon e Stroll; con l’altra Williams
Albon è 10° dietro Magnussen. Leclerc è da solo in testa alla gara. No, non è
da solo: ad ogni suo passaggio sotto le tribune, la Marea Rossa lo accompagna
con boati assordanti e tutti sulle tribune sono increduli di fronte alla magia
che sta per portare a termine il loro idolo. Piastri guadagna molto terreno,
portandosi a un distacco di tre secondi, ma Leclerc inizia l’ultimo giro: per
l’ultima volta affronta la Prima Variante, poi la Curva Grande e la Variante
della Roggia, le due Lesmo a destra, il Serraglio a sinistra, per l’ultima
volta la Ascari, la curva più difficile del circuito; poi imbocca il rettilineo
opposto al traguardo, tutti in piedi sulle tribune, e poi l’ultima, la Michele
Alboreto. È tua Charles, è tua Charles!
BANDIERA A SCACCHI: CHARLES LECLERC
CONQUISTA IL TEMPIO DELLA VELOCITÀ
Al 53° giro cala la bandiera a scacchi
sull’Autodromo Nazionale di Monza: Charles Leclerc vince la 75° Edizione del
Gran Premio d’Italia, con una gara pazzesca, perfetta, una qualità di guida da
vero campione, lì a sussurrare alle gomme, a coccolarle fino al traguardo. Il
monegasco conquista la sua seconda vittoria stagionale dopo quella di Monaco,
due trionfi importantissimi, uno a casa sua, l’altro a casa della Ferrari.
Charles e la Rossa tornano sul gradino più alto del podio a Monza dopo cinque
anni, dopo quella clamorosa impresa del 2019, portando a termine una magia, un
miracolo sportivo che in pochi credevano possibile. La Ferrari si dimostra un
team aggressivo nelle scelte strategiche, azzardando dove gli altri non
azzardano per cercare qualcosa in più di un terzo posto, che in fin dei conti
era il risultato che tutti si aspettavano, aggressivo anche nel portare questo
weekend una monoposto molto estrema, adatta alle caratteristiche del circuito
brianzolo, una monoposto capace allo stesso tempo di essere costante nel passo
gara e ottima nella gestione delle gomme. Con questa forza, la Ferrari è stata
in grado di battere la favorita di questo weekend, la McLaren, che vede
comunque entrambi i suoi piloti salire sul podio, con Oscar Piastri 2°, autore
di una gara molto buona, con quel sorpasso aggressivo sul compagno alla Roggia
che sembrava potergli valere la vittoria, vittoria che si sarebbe certamente
meritato, e Lando Norris 3°, con una gara non formidabile, a perdere subito due
posizioni al primo giro e poi con un passo gara più lento di Piastri. 4°
posizione, giù dal podio alla sua ultima gara in Italia con la Ferrari, per
Carlos Sainz, comunque autore di una buona gara, non certamente a livello di
Leclerc, soprattutto nella gestione gomma, ma è stato di aiuto nel contenere
almeno un po’ la rimonta delle McLaren. Lo spagnolo precede sul traguardo Lewis
Hamilton, lui alla sua ultima Monza con la Mercedes prima di vivere le grandi
emozioni riservate ai piloti Ferrari. 6° posto per Max Verstappen, con una Red
Bull sottotono questo weekend, irriconoscibile e assolutamente anonima anche
con l’8° posto di Sergio Perez, ancora ultimo tra i top, ma quantomeno non
lontano da Max. A sandwich tra le due Red Bull, la Mercedes di George Russell,
con una gara resa complicata da quel lungo in Prima Variante e un pit stop
molto anticipato. Con questa situazione dei top team, la situazione in
classifica costruttori si fa molto interessante: la McLaren ha ormai raggiunto
la Red Bull, con un distacco di soli otto punti e quindi prossima al sorpasso
mondiale, ma anche la Ferrari, grazie alla vittoria e agli ultimi podi, si è
avvicinata alla vetta ed è ora staccata di 39 punti dalla Red Bull. La favorita
resta comunque la McLaren, indubbiamente, ma attenzione alla Rossa, che
ultimamente sta riuscendo ad interpretare benissimo le gare: la battaglia è
accesa. Chiudono la top 10 del Gran Premio
d’Italia, un fantastico Alexander Albon, 9°, ancora a punti con la Williams, e
Kevin Magnussen con la Haas, a punti per la terza volta in stagione. Il danese,
però, non sarà presente al prossimo Gran Premio perché ha superato il limite
massimo di dieci punti di penalità sulla superlicenza che si possono accumulare
in una stagione. Con tutta probabilità verrà sostituito da Oliver Bearman,
pilota di Formula 2 che ha corso già a Jeddah quest’anno al posto di Sainz in
Ferrari, ma ancora non c’è l’ufficialità. Ottimo l’esordio in Formula 1 dell’argentino Franco Colapinto, 12° con la Williams e quindi non lontano dalla
zona punti. Se escludiamo il piccolo errore in qualifica che gli è costato
l’accesso al Q2, Colapinto ha guidato molto bene questo weekend, non prendendosi
rischi inutili e portando a casa un buon risultato. Il pilota di Buenos Aires è
arrivato dietro all’Aston Martin di Fernando Alonso, vicinissimo alla zona
punti, che quest’anno è un miraggio per il team britannico, ma davanti a Daniel
Ricciardo, 13° con la sua Racing Bulls, e alle due deludenti Alpine di Esteban
Ocon e Pierre Gasly. Brutta gara di Nico Hulkenberg, solo 17° con la sua Haas,
nel sandwich delle due Stake di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, mentre a
chiudere la classifica è Lance Stroll, in una pessima 19° posizione con la sua
Aston Martin.
VERSO L'AZERBAIJAN
E così, con l’emozione di una Ferrari e un
Charles Leclerc eroici, si chiude anche per quest’anno il magico weekend di
Monza, in attesa di vivere l’atmosfera che ci sarà nel 2025, con il debutto di
Andrea Kimi Antonelli in Mercedes e quello di Lewis Hamilton in Ferrari. Ma
procediamo con calma, perché questo campionato è tutt’altro che terminato, e in
otto gare che mancano alla conclusione, può accadere davvero di tutto, con una
lotta mondiale sempre più accesa. E allora, l’appuntamento è tra due settimane,
nel weekend del 15 Settembre, quando il Baku City Circuit, il quarto circuito
cittadino della stagione, sarà teatro della 7° Edizione del Gran Premio
d’Azerbaijan, 17° round di questo incredibile mondiale di Formula 1. La McLaren
sarà ancora la monoposto da battere, o la Ferrari, galvanizzata dalla splendida
vittoria in casa, continuerà nella crescita dimostrando che Monza non è stato
solo un fuoco di paglia? E la Red Bull, che non vince ormai da sei gare, sarà
ancora così in difficoltà? L’Azerbaijan, la Terra del Fuoco, è pronto a
rispondere a tutti i nostri dubbi, quindi mettiamoci comodi e prepariamoci a
vivere un altro entusiasmante weekend di Formula 1.