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75° Edizione del Gran Premio d'Italia: introduzione al weekend di gara

Di Giovanni Nulchis

LA MAGIA DI MONZA

Un luogo sacro, dove velocità, adrenalina e passione si incontrano in una danza armoniosa e perfetta. Il vento che accarezza gli alberi, la natura presente tutto intorno, un parco immenso dove devi camminare e attendere prima di arrivare alla tua meta. E poi ci arrivi, finalmente, e lo vedi, quel luogo dove è stata scritta la storia, a suon di imprese leggendarie e miracoli inaspettati. L’aria che si respira lì non è aria comune, è una brezza magica che ti racconta la leggenda. Tutti i tuoi idoli sono passati da quel luogo, e in quel luogo hanno scritto una pagina indelebile della loro storia. Da appassionato di sport, motori e velocità, che ti commuovi al solo pensiero di poter assistere alle più grandi imprese dei tuoi idoli, non desideri altra cosa al mondo che essere lì, almeno una volta nella vita, in mezzo alla Marea Rossa, a contribuire anche tu con la tua voce a quel boato che senti ogni volta che sul rettilineo vedi, anche solo per un attimo, una macchia rossa sfrecciare a tutta velocità. Quel luogo ha un nome e un soprannome: Autodromo Nazionale di Monza, il “Tempio della Velocità”.


SI TORNA NEL TEMPIO DELLA VELOCITÀ 

E proprio quel luogo è teatro, questo weekend di inizio settembre, del 16° round del Campionato del Mondo di Formula 1 2024: il Tempio della Velocità ospita la 75° Edizione del Gran Premio d’Italia, penultima tappa europea della stagione, che si avvia sempre più verso la sua fase conclusiva, con un mondiale ancora aperto, a differenza di quanto era successo nel 2023, e che sarà sicuramente protagonista di un’avvincente lotta per il titolo, perché chi adesso conserva ancora il primato in classifica, ovvero la Red Bull, non è più, come stiamo vedendo già da prima dell’estate, il team di riferimento.


MERCATO: FRANCO COLAPINTO FA TORNARE L'ARGENTINA IN FORMULA 1

Alla vigilia del weekend italiano, la Williams ha licenziato il suo pilota titolare Logan Sargeant con effetto immediato: ciò vuol dire che Logan non prenderà parte a queste ultime nove gare della stagione. Le ragioni della decisione della Williams sono chiare e condivisibili: fin dal suo debutto nel 2023, il pilota americano non ha mai convinto, a causa di risultati troppo scadenti e, soprattutto, di una mancata crescita come pilota. Oltre alle scarse prestazioni in pista sono da considerare i numerosi incidenti, molto spesso pesanti e in momenti chiave del weekend (come nelle qualifiche di Zandvoort e Suzuka l'anno scorso, o quest'anno a Zandvoort durante le prove libere, un errore da principiante). Sono pochi gli acuti nella sua carriera, come l’unico arrivo a punti negli Stati Uniti nel 2023 e poche altre gare terminate ai margini della top 10, ma a pesare negativamente sulla bilancia sono i milioni di dollari di danni causati, che non fanno bene a nessuna squadra, figuriamoci ad un team come la Williams che sta cercando di risorgere dalle proprie ceneri e tornare ai vertici. Termina quindi qui l’avventura di Logan Sargeant in Formula 1, dopo aver partecipato a 38 weekend di gara (Bahrain 2023 - Olanda 2024). A prendere il suo posto in queste ultime nove gare del 2024 sarà il giovane ventunenne argentino Franco Colapinto, dal 2023 membro della Williams Driver Academy e da questa stagione pilota titolare di Formula 2 con il team olandese MP Motorsport, con il quale ha trionfato ad Imola e conquistato altri due podi a Barcellona e a Spielberg. In Formula 1 torna un pilota argentino dopo 23 anni: l’ultima presenza è firmata dal pilota Minardi Gaston Mazzacane nel 2001. Colapinto esordirà quindi questo weekend, pur sapendo di non avere un futuro in Formula 1, in quanto i sedili Williams sono già occupati, ma avrà comunque modo di dimostrare il suo talento per sperare in un ritorno nelle prossime stagioni.


ANDREA KIMI ANTONELLI IN FORMULA 1 E IL GRANDE FINALE DEL CAMPIONATO DI FORMULA 3

Il mercato, però, non è stato infiammato solo dall’annuncio della Williams, perché è arrivata finalmente la notizia che tutti stavano aspettando. La Mercedes ha comunicato ufficialmente che il diciottenne bolognese Andrea Kimi Antonelli sarà pilota titolare del team a partire dal 2025, al fianco di George Russell. È la storia: Antonelli debutterà in Formula 1 con un top team, prendendo il posto di uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, il sette volte Campione del Mondo Lewis Hamilton, proprio come Lewis aveva fatto nel 2007, esordendo in McLaren (e sfiorando il titolo mondiale). Due carriere che si intrecciano, una leggendaria, l’altra ai suoi albori ma con tutte le carte in regola per diventarlo. Kimi, neomaggiorenne, ha avuto la grande possibilità di scendere in pista con la Mercedes nel corso della prima sessione di prove libere, sbalordendo subito tutti, perché è riuscito immediatamente a prendere confidenza con la monoposto e a girare addirittura sui tempi di Hamilton. Purtroppo, la sua avventura è terminata dopo soli dieci minuti a seguito di un incidente alla curva Parabolica (intitolata a Michele Alboreto), dopo essere entrato troppo forte in curva, con la voglia di migliorare subito il suo tempo. Bellissime le parole del Team Principal Mercedes Toto Wolff, che ha consolato subito un Kimi evidentemente dispiaciuto, dichiarando in seguito che è più semplice far capire ad un pilota già veloce dove deve fare più attenzione, rispetto ad un pilota che non si mostra subito veloce e ha ancora necessità di prendere confidenza. Seguiremo con estremo interesse la carriera di questo giovane ragazzo, che riporta il tricolore italiano in Formula 1 dopo quattro anni di assenza (Antonio Giovinazzi, 2021). Nella foto sottostante, proprio a Monza, prima del via della gara, Andrea Kimi Antonelli stringe la mano al Campione del Mondo Lewis Hamilton. Il bambino diventato grande è ora pronto a prendere il suo posto in Mercedes, in un emozionante passaggio di testimone. Parlando di giovani talenti, a Monza si corre anche l’ultima tappa del Campionato di Formula 3: a giocarsi il titolo sono Gabriele Minì (pilota della Prema), Leonardo Fornaroli (pilota della Trident) e Luke Browning (pilota britannico della Hitech Pulse-Eight). I tre sono arrivati alla vigilia del weekend separati da sei punti, i due italiani da solo un punto, per un finale di stagione che promette scintille.

 

LE MODIFICHE AL CIRCUITO E L'INCIDENTE DELLA SAFETY CAR

In occasione di questa Edizione del Gran Premio d’Italia, l’Autodromo Nazionale di Monza ha subìto delle modifiche di ammodernamento. Il circuito è stato totalmente riasfaltato; e stata allargata la carreggiata della Prima Variante tra le due curve e all'esterno della curva 2 (teatro dello scontro Hamilton-Verstappen nel 2021) per consentire ad almeno due vetture di percorrere appaiate la chicane; nella Variante Ascari sono stati modificati i cordoli, ora più larghi e bassi che potrebbero rendere più veloce la percorrenza della curva.  Giovedì, durante i giri di prova, lo storico pilota della Safety Car (dal 2000) Bernd Maylander, probabilmente preso alla sprovvista dal nuovo asfalto, ha perso il controllo della SC Aston Martin andando ad impattare contro le barriere della curva Alboreto. Un incidente alquanto singolare e buffo, considerando la funzione della Safety Car in questo sport, e fortunatamente senza conseguenze per Maylander.

 

LE NOVITÀ TECNICHE ED ESTETICHE DELLA FERRARI 

Parlando di tecnica, questo weekend la Ferrari porta un atteso pacchetto di aggiornamenti. Le aree modificate sono il fondo, rivisto nell’entrata dei canali venturi, zona marciapiede ed estrattore, il diffusore, completamente rivisto, e, come tutti gli altri team, gli alettoni anteriori e posteriori estremamente scarichi, adatti al circuito di Monza, la pista più veloce del mondiale. Con questo nuovo fondo e diffusore la Ferrari punta a tornare nella lotta delle prime posizioni, dopo una metà di stagione non a livello delle prime gare. La Rossa indossa anche, in occasione del Gran Premio di casa, una livrea nuova per celebrare i 45 anni dell’utilizzo del carbonio in Formula 1; oltre alla livrea della monoposto, presentano una colorazione particolare, color carbonio, anche le tute, i numeri e i caschi dei piloti.