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Appuntamento con la Storia: Gran Premio d'Australia 1985.

Di Giovanni Nulchis

IL CIRCUS AI CONFINI DEL MONDO: LA PRIMA GARA IN OCEANIA


INTRODUZIONE: ALLA SCOPERTA DI UN NUOVO CONTINENTE
Domenica 03 novembre 1985. L’Adelaide Street Circuit ospita la 1° Edizione del Gran Premio d’Australia, 16° e ultimo round del Campionato del Mondo di Formula 1 1985. È il primo Gran Premio nella storia della Formula 1 a tenersi nel continente oceanico.
La storia del motorsport in Australia, in realtà, ha origini ben più antiche. La prima gara di auto, infatti, viene disputata nel 1928, sul circuito di Philip Island. La tappa australiana diventa negli anni ’60 una delle più prestigiose della Formula Tasman, un campionato automobilistico disputato tra Australia e Nuova Zelanda a cui partecipano spesso anche i piloti di Formula 1, come Jack Brabham, Bruce McLaren, Jim Clark, Jackie Stewart.
Successivamente, a metà degli anni ’70, la gara australiana diventa un evento a sé stante e si disputa per parecchi anni sul circuito di Calder Park. In questo periodo, le vetture iscritte alla gara sono quasi tutte di categoria Formula 5000, ma partecipano anche alcune vetture di Formula 1, come una Williams FW07, guidata da Alan Jones, e un’Alfa Romeo, con alla guida Bruno Giacomelli. Nonostante il discreto successo dell’evento, però, l’obiettivo di portare la Formula 1 a Calder Park non si concretizza mai.

LA FORMULA 1 A ADELAIDE
Se il circuito di Calder Park non ha avuto l’occasione di entrare nel calendario della massima serie, un altro circuito, situato a circa 700 km di distanza, è il prescelto per fare il grande salto. Si tratta dell’Adelaide Street Circuit, circuito cittadino che si snoda tra le strade del centro urbano di Adelaide, disegnato intorno ad un parco e un ippodromo. Curve a 90 gradi, tornanti, chicane, il tutto raccordato da lunghi rettilinei, per dare forma ad un circuito veloce ma tortuoso allo stesso tempo. Data una prima occhiata al layout, i piloti sembrano entusiasti del nuovo circuito, soprattutto dopo le delusioni dei tracciati cittadini americani di Dallas e Detroit. Niki Lauda lo loda, definendolo come "potenzialmente il miglior circuito cittadino del mondo", Keke Rosberg addirittura lo definisce “miglior tracciato del mondo", mentre Alain Prost sottolinea il calore del pubblico e Bernie Ecclestone loda gli organizzatori dell’evento, affermando che Adelaide deve essere d’esempio per il miglioramento di tutti gli altri circuiti del mondiale.
In realtà, tutto questo entusiasmo si sgonfia un pochino quando i piloti scendono in pista per i primi turni di prove, trovandola molto scivolosa e meno interessante rispetto a quanto potesse apparire dal di fuori.

IL MONDIALE 1985 E LA SITUAZIONE IN CLASSIFICA ALLA VIGILIA DELL’AUSTRALIA 
Il campionato 1985 vede la McLaren primeggiare su tutti gli altri team, ma la situazione dei due piloti è diametralmente opposta. 
Da un lato abbiamo il trentenne francese Alain Prost, tornato in McLaren dopo tre anni soddisfacenti ma non vincenti in Renault. La stagione 1985 di Prost è trionfale: tranne il ritiro in Portogallo e la squalifica ad Imola, il francese è sempre a podio, con cinque vittorie conquistate; solo a Brands Hatch, al Gran Premio d’Europa, Prost non accede al podio, arrivando 4°, ma è una dolce mancanza, perché è proprio quella gara a regalargli il suo primo titolo iridato. 
Per il suo compagno di squadra, Niki Lauda, Campione del Mondo 1984, invece, il 1985 è una stagione horror! Pensate: in 15 gare, solo tre volte vede la bandiera a scacchi e solo una volta sale sul podio, quando coglie in Olanda l’ultima vittoria della sua carriera leggendaria. Pur avendo offerte contrattuali anche per il 1986, l’austriaco decide di ritirarsi dal mondo della Formula 1 a fine stagione.
Il team che prova più di tutti a tenere testa alla McLaren di Prost è la Ferrari, soprattutto grazie alla grande costanza di Michele Alboreto, che arriva a podio otto volte, vincendo due gare, in Canada e in Germania; anche Stefan Johansson, suo compagno di squadra, conquista due podi e non pochi piazzamenti a punti.
Un altro pilota che si fa notare è il giovane Ayrton Senna sulla Lotus, capace di due vittorie, svariate pole position e altri quattro podi.

Alla vigilia del Gran Premio d’Australia, dunque, la situazione in classifica piloti è blindata per i primi due posti, con Prost campione e Alboreto 2°, mentre Senna è 3°, ma con soli cinque punti di vantaggio su Elio De Angelis, suo compagno di squadra. In classifica costruttori, invece, la lotta per il titolo è ancora accesa, ma la McLaren ha un discreto vantaggio, dieci punti, sulla Ferrari.

COMINCIA L’AZIONE: LE QUALIFICHE DI ADELAIDE

Durante le qualifiche, McLaren e Ferrari si trovano in difficoltà per problemi di aderenza e adattamento al nuovo circuito cittadino. Chi invece è a suo agio tra le strade di Adelaide è Senna, che stampa la pole position, la settima in stagione e in carriera, scendendo sotto il muro del minuto e venti secondi.
Il brasiliano precede le due Williams di Nigel Mansell e Keke Rosberg. Prost e Alboreto sono 4° e 5°, ma sono i loro compagni di squadra ad essere in difficoltà: Johansson è solo 15°, dietro alle due Alfa Romeo di Cheever e Patrese, mentre Lauda addirittura 16°, davanti alla Tyrrell di Martin Brundle e alla Ligier di Philippe Streiffe. Con l’altra Ligier, Jacques Lafitte è solo 20°.
Con questa situazione in griglia di partenza tutto è pronto per la disputa degli 82 giri previsti lungo le tortuosità del circuito cittadino di Adelaide.

LA GARA

Alle 14.30 locali, un commissario in fondo alla griglia sventola la bandiera verde e i semafori dell’Adelaide Street Circuit si accendono uno ad uno a ritmo regolare, per poi spegnersi tutti insieme improvvisamente: è il via della 1° Edizione del Gran Premio d’Australia.

Mansell ha un ottimo scatto e riesce a superare Senna. Il brasiliano, però, non si arrende e contrattacca Mansell in curva 5: i due si toccano e, mentre Senna non danneggia la sua Lotus e continua la gara, il leone inglese è costretto al ritiro. Approfittando della battaglia tra i due, Rosberg sale al comando, seguito da Senna, Alboreto, Prost e Berger. Ben presto tutti i piloti vanno incontro al deterioramento degli pneumatici a causa delle condizioni del tracciato, tanto che Berger è il primo a fermarsi al 10° giro, dando inizio alla danza dei pit stop, imitato da Alboreto due giri dopo. Nel frattempo, Prost deve abbandonare la gara, tradito dal turbo della sua McLaren. Con l’altra McLaren, Lauda è risalito fino al 4° posto, così come una rimonta molto buona ha riportato la Ligier di Streif in 6° posizione, dietro Alboreto.

Senna dà tutto per recuperare i cinque secondi che lo separano da Rosberg; gli arriva alle calcagna e riesce a passarlo, ma nel sorpasso colpisce la Williams e danneggia l’ala anteriore della sua Lotus. Il giro successivo, il brasiliano esce di pista, ma riesce a rientrare in testa. Rosberg, che aveva effettuato la sua sosta, lo recupera e lo passa, senza dargli alcuna possibilità di replica. A questo punto il brasiliano entra ai box per riparare la sua monoposto.

Quando Rosberg si ferma per la sua seconda sosta, questa è più lenta del dovuto: Senna ora è leader della gara, mentre Rosberg esce dai box 3°, anche dietro Lauda. L’austriaco passa anche Senna, andando in testa, ma pochi giri dopo la sua ultima gara in carriera termina per un problema ai freni. Senna tiene la prima posizione fino al 62° giro, quando è costretto al ritiro con il motore in panne. Anche Alboreto si ritira, per un problema al cambio. Questo significa che Rosberg torna leader, mentre le due Ligier salgono incredibilmente in zona podio, dopo una rimonta clamorosa. E sono proprio Lafitte e Streiff ad animare gli ultimi giri di gara, con un duello senza esclusione di colpi: al penultimo giro, i due si toccano e ad avere la peggio è Streiff, che danneggia la sospensione anteriore sinistra della sua monoposto. Nonostante questo, però, il francese riesce a concludere la gara, quasi su tre ruote.

All’82° giro cala la bandiera a scacchi sull’Adelaide Street Circuit: Keke Rosberg vince la 1° Edizione del Gran Premio d’Australia con la sua Williams, conquistando la sua 5° vittoria in carriera. Ma la Ligier è la vera sorpresa di giornata: Jacques Lafitte e Philippe Streiff riportano un fantastico doppio podio alla scuderia francese dopo cinque anni di assenza. Fantastico anche il 4° posto di Ivan Capelli con la Tyrrell, per la prima volta a punti in una gara del mondiale. Nonostante il doppio ritiro, la McLaren vince per la terza volta nella sua storia, la seconda consecutiva, il Campionato del Mondo Costruttori, mentre la Ferrari si deve accontentare del 5° posto di Stefan Johansson, comunque ottimo considerata la posizione di partenza.


EPILOGO: IL FUTURO DELL’AUSTRALIA IN FORMULA 1
Dopo la corsa inaugurale del 1985, una gara, come abbiamo visto, movimentata e ricca di colpi di scena, l’Adelaide Street Circuit rimane sede stabile del Gran Premio d’Australia (tappa conclusiva del mondiale per undici stagioni consecutive) fino al 1995. Dal 1996 il suo posto viene preso dall’Albert Park Circuit di Melbourne, un circuito semi-cittadino ricavato collegando le strade perimetrali del lago dell’Albert Park. Il Gran Premio d’Australia diventa così la tradizionale gara inaugurale di quasi tutte le stagioni successive fino al 2019 ed è tornata ad esserlo, dopo cinque stagioni, nel 2025. L’appuntamento australiano è avvolto ogni anno da un’atmosfera magica, sia per la bellezza naturale del parco in cui è immerso, ma anche perché, per il pubblico europeo (che continua ad essere il pubblico predominante della Formula 1), rappresenta davvero, in tutti i sensi, un’alba mondiale.