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Appuntamento con la Storia: Gran Premio del Bahrain 2004

Di Giovanni Nulchis

LA PRIMA GARA IN MEDIO ORIENTE: LA “NOIA ROSSA” CONTINUA

 

LA FORMULA 1 IN MEDIO ORIENTE: L’ESORDIO DEL BAHRAIN

Domenica 04 aprile 2004. Il Bahrain International Circuit ospita la 1° Edizione del Gran Premio del Bahrain, 3° round del Campionato del Mondo di Formula 1 2004. È la prima gara nella storia della Formula 1 a disputarsi in Medio Oriente.

A metà 2002, la FIA sceglie la sede del primo Gran Premio che avrà luogo nei Paesi mediorientali. I candidati sono Egitto, Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Libano: il prescelto è il Bahrain, grazie soprattutto alla volontà di Salman bin Hamad Al Khalifa, principe ereditario e presidente del Bahrain Motor Federation.

Il primo circuito nazionale del Bahrain sorgerà nei pressi della località di Sakhir, alla periferia della capitale Manama, in una zona completamente desertica. I lavori vengono svolti in tempi brevi, in modo che il circuito sia pronto per il mese di aprile del 2004. Sebbene non siano del tutto terminati i lavori delle strutture di supporto, la FIA omologa il circuito, che può così ospitare la Formula 1 già dal 2004.

 IL BAHRAIN INTERNATIONAL CIRCUIT

Disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, il Bahrain International Circuit, nella sua versione base, misura 5.412 metri e presenta un layout interessante e molto vario: quattro rettilinei raccordano tra loro curve lente, tornanti, un piccolo snake, dei dislivelli, il tutto da percorrere in senso orario.

La prima curva, che arriva dopo un lungo rettilineo, è una sorta di tornante, mentre la curva 10 è molto complicata, perché impone una frenata in combinato dove è facile arrivare al bloccaggio delle gomme anteriori.

La particolarità di questo circuito è la presenza di più layout adottabili: a quello standard, infatti, si aggiungono l’”Endurance Circuit”, l’”Outer Circuit” (composto soltanto dal perimetro del circuito), il “Paddock Circuit” e l’”Oasis / Inner Circuit”.

 LE PRIME GARE DEL 2004: È ANCORA “NOIA ROSSA”

Il mondiale che arriva a Manama è monocolore: Rosso. Dopo aver vinto gli ultimi cinque campionati costruttori, la Ferrari continua nella sua era di dominio, con una superiorità tecnica schiacciante che non dà alcun spazio agli avversari. I primi due appuntamenti della stagione, in Australia e in Malesia, sono andati in archivio con due vittorie di Michael Schumacher, Campione del Mondo in carica, e una doppietta Ferrari a Melbourne, grazie al secondo posto di Rubens Barrichello, il quale non riesce però a ripetersi a Sepang, arrivando 4°. Alle spalle della Ferrari la lotta è però molto accesa, soprattutto tra BAR-Honda, Renault e Williams, che si spartiscono i piazzamenti a podio: in Australia Fernando Alonso è 3° con la Renault, mentre a Sepang, alle spalle di Schumacher, arrivano Juan Pablo Montoya con la Williams e Jenson Button con la BAR-Honda.

Sebbene siano trascorsi solamente due weekend di gara, le due classifiche mondiali alla vigilia dell’appuntamento mediorientale sorridono a Maranello: Schumacher ha già sette punti di vantaggio su Barrichello e otto su Montoya, mentre la Ferrari comanda tra i costruttori, con 16 punti di vantaggio sulla Williams, 19 sulla Renault e 24 sulla BAR-Honda.

PROVE LIBERE E QUALIFICHE

Durante le prove libere del venerdì, alcune monoposto gommate Michelin subiscono delle forature ad alte velocità, ma senza conseguenze per i piloti: il responsabile della casa francese, Pierre Dupasquier, non esprime alcuna preoccupazione nei confronti dell’integrità del suo prodotto, attribuendo la causa delle forature a una grata rimasta aperta lungo il circuito. Ad avere problemi ben più grossi è, invece, la McLaren: Kimi Raikkonen completa soltanto un giro di pista prima di doversi fermare per il cedimento del propulsore.

 Al sabato, per il finlandese la situazione non migliora: Raikkonen non partecipa alle qualifiche per ulteriori problemi alla sua McLaren e sarà costretto a partire dal fondo della griglia.

Le due Ferrari, come prevedibile, dominano tutta la scena conquistando, come in Australia, l’intera prima fila: Michael Schumacher è in pole position, seguito da Barrichello. Seguono le due Williams di Montoya e Ralf Schumacher, le due BAR-Honda di Takuma Sato e Button, la Renault di Trulli, le Toyota di Panis e Cristiano da Matta e la McLaren di Coulthard. Male, invece, Fernando Alonso, solo 17° con la Renault, dopo aver commesso degli errori nel corso del suo giro.

Con questa situazione in griglia di partenza tutto è pronto per la disputa dei 56 giri previsti lungo il circuito di Sakhir.

 LA GARA

Alle 14 locali, un commissario in fondo alla griglia sventola la bandiera verde e i semafori del Bahrain International Circuit si accendono uno ad uno a ritmo regolare, per poi spegnersi tutti insieme improvvisamente: è il via della 1° Edizione del Gran Premio del Bahrain.

 Le due Ferrari tengono la testa del gruppo, con Schumacher davanti a Barrichello, mentre Sato è autore di un ottimo scatto e si inserisce in 4° posizione dietro Montoya. Mentre Alonso è costretto ai box per sostituire l’ala anteriore della sua Renault, Raikkonen rimonta alcune posizioni, fino a trovarsi di fronte alla grande difesa di Massa, pilota Sauber. Ralf Schumacher tenta un attacco a Sato per la 4° posizione, ma è troppo aggressivo in una chiusura e danneggia la sua Williams: ciò lo costringe ai box. Intanto, Raikkonen vede vanificata la sua rimonta a causa di un problema al motore della sua McLaren.

 La situazione rimane stabile anche dopo la prima serie di rifornimenti, con le due Ferrari in controllo della gara, seguite a distanza da Montoya. A causa di un errore di guida, Sato danneggia l’ala anteriore della sua BAR ed è costretto ai box, perdendo così tante posizioni. Dopo la seconda serie di passaggi ai box, il giapponese riesce a rimontare fino al 7° posto e, successivamente, passa anche la McLaren di Coulthard, salendo 6°. Nel frattempo, Alonso riesce ad entrare in zona punti, a conferma di una buona rimonta.

Nella fase finale della gara, Button passa Trulli per il 4° posto e Alonso si porta 7°, con il sorpasso su Coulthard. A dieci giri dalla bandiera a scacchi, Montoya avverte dei problemi al cambio della sua McLaren: ciò lo costringe a rallentare e cedere a Button la 3° posizione, prima di perdere altre posizioni fino ad essere addirittura estromesso dalla zona punti. Anche Coulthard deve ritirarsi per problemi al motore della sua McLaren. Così, Sato guadagna la 5° posizione, Alonso la 6°, mentre Mark Webber entra in zona punti con la Jaguar, alle spalle della Williams di Ralf Schumacher.

Al 57° giro cala la bandiera a scacchi sul Bahrain International Circuit: Michael Schumacher domina anche la 1° Edizione del Gran Premio del Bahrain, cogliendo il suo terzo successo stagionale su tre gare disputate. Rubens Barrichello completa la doppietta Ferrari, la seconda stagionale dopo quella di Melbourne, mentre Jenson Button sale sul podio con la sua BAR-Honda. Con questo risultato, Schumacher e la Ferrari sono ancor più dominatori del campionato 2004.

 IL FUTURO DEL BAHRAIN IN FORMULA 1

Dopo l’edizione inaugurale del 2004, il Gran Premio del Bahrain viene riconfermato anche per le stagioni successive. Nel 2006 e nel 2010 a Sakhir viene corsa la prima gara del Campionato: a Melbourne, infatti, si tengono i Giochi del Commonwealth e il Gran Premio d’Australia viene posticipato in calendario. Nel 2010, inoltre, in occasione dei 60 anni della Formula 1, viene utilizzato per la prima volta il layout ”Endurance Circuit”, che però non riscuote tanto successo tra i piloti.

L’anno successivo, nel 2011, l’evento viene annullato a causa dell’instabile situazione politica del Paese e per le sommosse popolari contro il governo. La gara rientra in calendario regolarmente nel 2012, nonostante alcune proteste di diverse organizzazioni internazionali e parti politiche contro lo svolgimento della stessa. Dal 2014, anno del duello senza esclusione di colpi tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, la gara si corre in notturna.

Nel 2019 Charles Leclerc vede sfumare la sua prima vittoria in carriera, e con la Ferrari, a causa di un problema al motore.

L’anno successivo uno spaventoso incidente coinvolge Romain Grosjean: miracolosamente, il pilota francese, riporta soltanto qualche ustione, ma l’immagine della sua Haas spezzata in due e avvolta dalle fiamme rimarrà impressa nella mente di tutti gli appassionati.

Sempre nel 2020 si decide di correre una seconda gara in Bahrain, per via della carenza di eventi in calendario dovuta alla pandemia da Covid-19: per l’occasione, la gara si tiene nel layout “Outer Circuit”; la corsa vede l’esordio, sfortunato, di George Russell con la Mercedes (il giovane britannico ha sostituito Hamilton, risultato positivo al Covid) e la clamorosa vittoria di Sergio Perez con la Racing Point. Leclerc si prende la rivincita nel 2022, vincendo la gara dopo una lotta appassionante con Max Verstappen. Nel 2024, nel rispetto del ramadan, si corre di sabato. Dal 2021 al 2024, il Bahrain torna ad ospitare la prima tappa del campionato, lasciando poi questo ruolo nuovamente all’Australia dal 2025.