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Campionato di F1 2024 : Bilancio di Fine Stagione

Di Giovanni Nulchis

PARTE I: L'ALTA CLASSIFICA

 

INTRODUZIONE 

Ma che stagione abbiamo vissuto?! Rendiamoci conto: un campionato cominciato con un dominio e terminato con il ritorno del leggendario duello Ferrari-McLaren per il titolo costruttori fino all’ultima gara; un pilota Campione del Mondo con il team arrivato terzo in classifica (non succedeva dal 1983 con Nelson Piquet sulla Brabham); sette vincitori diversi (non succedeva dal 2012) e quattro team capaci di vincere almeno quattro gare (non era mai successo). Il Campionato del Mondo di Formula 1 2024 ha riscritto la storia e sarà ricordato come uno dei mondiali più avvincenti di sempre. Per tutti gli appassionati di motorsport è stato un vero spettacolo e sono sicuro che tutti avremmo voluto che questa stagione non finisse mai. Dopo un 2023 dominato in modo assoluto dalla Red Bull di Max Verstappen, nessuno si sarebbe potuto aspettare un campionato così incerto, movimentato e ricco di emozioni, e invece siamo stati tutti smentiti. In questo ultimo commento della stagione 2024, faremo una sorta di bilancio: seguendo l’ordine della classifica costruttori, analizzerò brevemente l’operato di ogni team e valuterò se la sua stagione è stata da top o da flop; stesso discorso per i due (o più!) piloti della squadra.

 

PREMESSE: COME HO STRUTTURATO L'ANALISI 

Alcune premesse sono doverose. Innanzitutto, le analisi e le considerazioni che seguiranno sono assolutamente personali ma oggettive (il tifo per squadra o pilota del cuore non influenzerà nessuna analisi e nessun giudizio); quando necessario, prenderò in considerazione, oltre alla stagione attuale, anche quella precedente (o le due precedenti), in modo da fare un commento più completo, tenendo conto del percorso che ha portato i team ai risultati di fine 2024; non darò valutazioni numeriche, ma dirò semplicemente chi secondo me è da promuovere e chi da bocciare. Detto questo, possiamo cominciare!

 

 

1.       MCLAREN (666 punti. Classifica piloti: Norris 2°, Piastri 4°)

 

VALUTAZIONE TEAM: TOP

La McLaren si merita senza dubbio questo top. Dopo un digiuno durato 26 anni, sono di nuovo Campioni del Mondo Costruttori, per la nona volta nella storia. Nel 2022, quindi solo due anni fa, la McLaren è arrivata 5° in classifica, anche dietro l’Alpine, molto lontana dai tre top team Red Bull, Ferrari e Mercedes. In due anni, sotto la direzione del Team Principal Andrea Stella e del CEO Zak Brown, il team di Woking ha completamente ribaltato tutto, con un recupero impressionante, specialmente dal punto di vista tecnico. Nel 2024, dopo i primi quattro weekend di assestamento, la McLaren ha spiccato il volo e ha nettamente superato come prestazioni prima la Ferrari e poi la Red Bull, che sembrava destinata a dominare, risultando per il resto della stagione la monoposto mediamente più performante.

Tuttavia, per Woking è stato un campionato tutt’altro che perfetto. Cosa è mancato alla McLaren? Probabilmente il fatto di non essere più abituati a disporre di una vettura potenzialmente dominante. In 24 gare hanno ottenuto soltanto 6 vittorie, troppo poche. Se la lotta al titolo costruttori è rimasta aperta fino all’ultima gara è a causa dei tanti errori di strategia, soprattutto nella fase centrale del campionato dove, se tutto fosse stato perfetto, avrebbero potuto vincere tutte le gare da Canada al Belgio, e invece ne hanno vinto soltanto una, in Ungheria. Altro limite è stato quello di non aver creduto nella possibilità di lottare contro Verstappen per il mondiale piloti con Norris, preservando l’integrità del team: un esempio è l’Ungheria, dove è stato imposto a Norris di cedere la vittoria a Piastri, e anche l’Italia, dove è stata di fatto favorita la vittoria della Ferrari quando Piastri ha attaccato Norris alla Roggia.


PILOTI

Valutazione dei piloti: sono entrambi da FLOP! Ma come? Sono Campioni del Mondo! Andiamo con ordine.

Lando Norris ha un talento indiscutibile, ormai lo sappiamo: è un pilota velocissimo e tutti lo riconoscono. Quest’anno ha semplicemente sofferto una pressione enorme: pressione perché ha avuto tra le mani la monoposto più veloce in griglia, pressione perché un confronto con Verstappen era inevitabile. Lando per la prima volta nella sua carriera ha avuto la possibilità di vincere il campionato, ma non ha retto il confronto con Max Verstappen, e questo è più che normale. Ora, non sto qui a elencare tutte le partenze sbagliate e tutti i corpo a corpo in cui Lando ha avuto la peggio (Austria in primis): è evidente che non è ancora pronto per giocarsi un mondiale, tanto meno con Max, ma sono soprattutto queste sconfitte che fanno fare un salto di qualità enorme. Diamo tempo a Lando.  Oscar Piastri è un altro pilota che di talento ne ha da vendere: rendiamoci conto che è solo alla sua seconda stagione in carriera ed è già Campione del Mondo con il suo team. Quello che manca ancora ad Oscar è la costanza di risultati: delle volte le sue gare sono sorprendenti, come Baku (sì, aiutato dal mini-DRS, ma comunque la sua difesa su Leclerc è stata magnifica), altre volte è davvero anonimo. In classifica ha 82 punti di differenza da Norris: sono tanti, ma tutto sommato mantiene una bella 4° posizione davanti ad un ferrarista, il che è positivo. Ed altra nota positiva: Oscar è stato l’unico pilota della griglia a vedere la bandiera a scacchi tutte le domeniche, non si è mai ritirato. Anche nel caso di Piastri c’è tanto margine di crescita ed essendo così giovane, secondo me, davanti ha una grande carriera: arriverà senza dubbio anche lui a giocarsi un mondiale, ne sono sicuro.

 

VERSO IL 2025

In generale, dunque, la McLaren ha una base già eccellente e un grande margine di miglioramento, e questo è molto preoccupante per gli avversari. Nel 2025 comincerà la stagione da favorita, quantomeno per bissare il titolo costruttori.

 2.       FERRARI (652 punti. Classifica piloti: Leclerc 2°, Sainz 5°)

 

VALUTAZIONE TEAM: TOP

La stagione della Ferrari, secondo me, è estremamente positiva. Certo, tutti (italiani e non) si aspettano il mondiale dalla Rossa, sempre, e non potrebbe essere altrimenti, considerata la sua storia leggendaria. Ma a metà stagione, pensare che avrebbe tenuto aperta la lotta mondiale era follia pura. E invece a Maranello, sotto la guida di Frédéric Vasseur, la squadra ha invertito il trend degli ultimi anni, riuscendo a risorgere completamente dalla crisi di metà stagione, dovuta a un aggiornamento tecnico fallimentare, in cui è stato conquistato solo un podio, in Austria. Tale crisi si colloca in mezzo a una prima parte di campionato molto solida, in cui la Ferrari è stata stabilmente seconda forza dietro la Red Bull, capace anche di due vittorie, e l’ultima parte di campionato, che è stata davvero sorprendente, con tre vittorie e sette podi su nove gare. La Rossa è stata indubbiamente aiutata dai tanti errori della McLaren nella sua rincorsa mondiale, ma il merito va anche alla ritrovata competitività della monoposto e alla costanza dei due piloti.


 PILOTI

Valutazione dei piloti: è un TOP per entrambi.

La stagione di Charles Leclerc è stata fantastica, la migliore della sua carriera: se escludiamo Canada, Austria e Gran Bretagna (gare non fortunate per lui, con un ritiro, un contatto alla partenza e una strategia sbagliata), è arrivato sempre in top 5, una costanza micidiale. Per lui tre vittorie in stagione, le prime due speciali, l’ultima dominata: finalmente Monaco, a casa sua, con un weekend stellare, dopo mille sfortune negli anni passati; Monza, con una magia nella gestione gomma e una freddezza da campione; Stati Uniti, dopo una partenza da manuale e una gara durante la quale è stato inattaccabile. E poi, come dimenticarsi del primo giro di Abu Dhabi, l’ultima perla della stagione, una rimonta impressionante dalla 19° all’8° posizione che entrerà nella storia e sarà da insegnamento a tanti giovani piloti. Per quanto mi riguarda, a Charles manca soltanto un tassello per essere considerato uno dei piloti più forti di sempre: diventare Campione del Mondo.

Carlos Sainz ha corso un’ottima stagione, soprattutto se consideriamo che ha cominciato l’anno già sapendo di essere un separato in casa. È stata impressionante la vittoria in Australia, arrivata dopo l’operazione di appendicite e il weekend saltato in Arabia Saudita; fantastica anche la vittoria in Messico. Tutto sommato, durante la crisi di metà stagione è riuscito ad essere costante, più di Leclerc, conquistando anche un podio in Austria. In generale, però, non è stato a livello del compagno di squadra e non è stato sempre così costante; il grosso errore di Baku, poi, è stato pesantissimo nella corsa al titolo costruttori. Ma, a parte queste criticità, si è dimostrato ancora una volta un gran pilota, molto solido e capace di conquistare delle belle vittorie. Il prossimo anno cambierà team, unendosi al progetto Williams, il quale al momento non sembra tanto allettante, ma potrebbe regalargli soddisfazioni inaspettate.

 

VERSO IL 2025

In conclusione, la Ferrari si presenterà ad inizio 2025, secondo me, come stabile seconda forza, ma molto vicina alla McLaren, e ci sarà battaglia per entrambi i mondiali. Attenzione però alla rivalità interna tra Leclerc e Hamilton. Il campionissimo inglese arriva a Maranello con un solo obiettivo: vincere l’ottavo titolo.

 

3.       RED BULL (589 punti. Classifica piloti: Verstappen 1°, Perez 8°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

Non avrei mai pensato, ad inizio anno, che la Red Bull avrebbe potuto essere una delle più grandi delusioni di questo 2024. Dopo il dominio assoluto del 2023, eravamo tutti pronti ad assistere ad un altro campionato monopolizzato da Max Verstappen e dal suo team, anche se c’era l’incognita della competitività di Sergio Perez, che aveva attraversato un periodo di crisi totale a metà stagione. Non siamo stati delusi: nonostante tutto il caos relativo all’Horner-gate, il 2024 è cominciato con il dominio assoluto della Red Bull. Tre doppiette nelle prime quattro gare, con un Perez molto concreto, che sembrava davvero rinato. Certo, la sconfitta in Australia è stata pesante, ma dava l’idea di essere un caso isolato. Anche in Cina e Miami la Red Bull è stata la monoposto da battere, ma dopo queste due gare lo scenario è totalmente cambiato, anche se gradualmente. Proprio dopo il weekend in Florida, è stato annunciato l’addio di Adrian Newey, storico progettista delle monoposto di Milton Keynes, e da quel momento la Red Bull ha perso la sua superiorità in campo tecnico. Ora, io credo che, se anche Newey fosse rimasto, la storia non sarebbe cambiata tantissimo, ma comunque la coincidenza è interessante. Grazie al suo talento immenso, ma anche agli errori McLaren, Verstappen è riuscito a vincere tre gare, Imola, Canada e Spagna, in cui la sua monoposto non è stata la prima forza in campo, mentre Perez ha cominciato a dare segnali preoccupanti di crisi.

A metà stagione la Red Bull smette di vincere: delle dieci gare che vanno da Austria a Messico, zero trionfi. Una crisi totale. Perez non arriva mai meglio di 6°, mentre Verstappen tiene a galla la squadra, portando a casa sempre il massimo risultato. In questo lungo periodo, la Red Bull perde la prima posizione in classifica dalla McLaren e anche la seconda dalla Ferrari. Nell’ultima parte del campionato arrivano poi due vittorie di Verstappen che cercano di salvare un bilancio tremendamente negativo.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti (è la più semplice di tutte): Verstappen (MEGA)TOP, Perez FLOP TOTALE.

Per quanto riguarda Max, che altro possiamo aggiungere? Bastano i risultati: l’olandese è Campione del Mondo con la terza monoposto in griglia, come Nelson Piquet (suo suocero!) nel 1983. Verstappen è stato impressionante, non tanto per le vittorie a raffica nelle prime gare, quanto proprio a metà stagione: non ha vinto nessuna gara, ma è stato costante, raggiungendo sempre l’obiettivo massimo. Solo in Ungheria e in Messico è stato al di sotto del suo obiettivo massimo, per un comportamento eccessivamente scorretto in pista (e anche nei confronti del team): in una stagione così lunga questi momenti di poca lucidità sono anche comprensibili, ma ovviamente non giustificabili.

Anche per quanto riguarda Sergio Perez, i risultati sono più che eloquenti: la sua è una crisi talmente profonda che una rinascita sembra davvero molto complicata. Il suo futuro è appeso a un filo e le possibilità di vederlo ancora in griglia nel 2025 sono minime. Se la Red Bull decidesse di concludere il suo contratto, il suo sedile verrebbe preso dal giovane e promettente Liam Lawson.

 

VERSO IL 2025 

La situazione della Red Bull alla vigilia del 2025 non è per niente promettente, invece. Se il mondiale comincerà con i valori di fine 2024, McLaren e Ferrari saranno su un altro pianeta e la lotta sarà con la Mercedes per la 3° posizione. Tuttavia, conosciamo bene la capacità di questo team di reagire alle sconfitte e conosciamo bene Verstappen. Sarà molto importante la presenza di un secondo pilota capace di portare a casa quanti più punti possibili. Insomma: escludere la Red Bull dalla lotta per i due mondiali è molto azzardato e prematuro, secondo me.

 

4.       MERCEDES (468 punti. Classifica piloti: Russell 6°, Hamilton 7°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

Il team tedesco continua a non essere in sintonia con il presente regolamento tecnico. Per il 3° anno consecutivo non sono stati in grado di entrare nella lotta mondiale, nonostante la debacle Red Bull: per questo motivo lo valuto come flop. Tuttavia, ora dirò una cosa un po’ strana: il 2024 è stato migliore del 2023, nonostante le posizioni perse in campionato siano due, da 2° a 4°. Questo perché sono comunque arrivate quattro vittorie, di cui una doppietta a Las Vegas (in realtà la doppietta c’era stata anche in Belgio, ma poi Russell è stato squalificato, per un grave errore del team). Il problema della Mercedes è che per andare forte ha bisogno di determinate condizioni ambientali e di pista: infatti, quando si è trovata nella finestra ottimale di utilizzo ha dominato in modo sorprendente, mi riferisco proprio al Belgio e a Las Vegas. Tuttavia, se escludiamo le quattro vittorie stagionali, per salire sul podio i due piloti hanno dovuto fare miracoli, o sperare nei miracoli.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: Russell TOP, Hamilton FLOP.

La stagione di George Russell è stata molto positiva, solida nella prima parte, quando la monoposto era la quarta forza in pista, esplosiva nel finale, con il weekend stellare di Las Vegas come ciliegina sulla torta. Non dimentichiamo poi la magia del Belgio, quando ha vinto la gara con una sosta in meno degli altri e una gestione gomma da campione. Per lui ci sono stati principalmente due momenti sfortunati: uno è ovviamente la squalifica in Belgio, l’altro è il ritiro per problemi tecnici in Gran Bretagna. Sarebbero state due vittorie, e quindi cinquanta punti in più in classifica.

Lewis Hamilton, invece, è stato deludente in questa sua ultima stagione con la Mercedes: ha preso la paga da Russell in troppe occasioni e, soprattutto a fine stagione, si è un po’ perso (penso al ritiro in Texas, al 10° posto in Brasile e al disastro del Qatar). Le due ottime rimonte di Las Vegas e Abu Dhabi e la magia di Silverstone non bastano per bilanciare una stagione al di sotto delle aspettative. La speranza per la Ferrari è che a Maranello arrivi l’Hamilton dei tempi d’oro e non la sua ombra.

 

VERSO IL 2025

Il 2025 sarà per la Mercedes un anno di transizione. Pensare di lottare per il campionato sembra complicato, visto il percorso del team dal 2022 ad oggi. Arriverà Andrea Kimi Antonelli, un giovanissimo alla sua prima esperienza in Formula 1, per di più con un top team, il quale avrà tanta pressione e tante cose da imparare. La Mercedes dovrebbe concentrarsi  sullo sviluppo sul 2026, per tornare davvero a lottare per i campionati.

 

5.       ASTON MARTIN (94 punti. Classifica piloti: Alonso 9°, Stroll 13°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

Dopo un 2023 sorprendente, con addirittura otto podi di Alonso e una vittoria sfiorata a Monaco, ci aspettavamo tanto dall’Aston Martin, non dico a livello dei top team, ma vicina e capace di risultati soddisfacenti. Nulla di tutto questo: si è subito dimostrata solo come quinta forza in campo e il suo campionato è andato sempre peggio. Grazie ai punti conquistati regolarmente nelle prime gare, è stata in grado di tenere la 5° posizione in classifica, ma nell’ultima parte del campionato ha subìto il ritorno di Alpine e Haas ed è stata superata da entrambe in termini di prestazioni. In alcune occasioni, anche se rare, è risultata una delle ultime forze in pista: uno scenario opposto (o quasi) a quello del 2023. Uno dei pochi lati positivi della stagione è stato l’ingaggio di Adrian Newey: un gran colpo da parte di Lawrence Stroll, che potrebbe rivelarsi vincente nel prossimo futuro.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: Alonso TOP, Stroll FLOP.

Fernando Alonso, nonostante i suoi 43 anni, sembra un ragazzino. Il vecchio leone, quando ha a disposizione una monoposto abbastanza competitiva, va davvero forte. Lo dimostra la sua prima parte di mondiale, costantemente in zona punti, con addirittura un 5° posto in Arabia Saudita. La seconda parte di stagione non è a livello della prima, soprattutto perché la monoposto cede un po’ alla concorrenza agguerrita di Alpine e Haas, ma comunque arrivano alcuni piazzamenti a punti, il migliore a Singapore. Nelle ultime gare, poi, Fernando si lascia andare con dei commenti un po’ piccanti riguardo alla non competitività della vettura, che riportano ai terribili anni della McLaren-Honda (2015-2018). Il confronto con il compagno di squadra è sempre devastante a suo favore, tranne un periodo, durato però solo tre gare, in cui Stroll è riuscito a batterlo con costanza.

Altra stagione deludente, invece, per Lance Stroll, un pilota che sembra proprio non riuscire a fare il salto di qualità. I momenti più da flop del suo anno, dove ha commesso errori gravi da principiante, secondo me, sono: l’incidente in Arabia Saudita, arrivato subito nei primi giri per un errore di valutazione di una curva; l’insabbiamento in Brasile nel giro di formazione, un errore davvero incomprensibile.

 

VERSO IL 2025

L’Aston Martin si prepara al 2025, pronta ad accogliere a braccia aperte la sua nuova speranza, chiamata Adrian Newey: riuscirà il genio britannico a condurre al successo uno storico marchio inglese? Avremo una risposta chiara soprattutto a partire dal 2026, quando il regolamento tecnico cambierà, portando con sé una vera e propria rivoluzione.


PARTE II: LA BASSA CLASSIFICA 

 

 6.       ALPINE (65 punti. Classifica piloti: Gasly 10°, Ocon 14°, Doohan 24°)

 

VALUTAZIONE TEAM: TOP

Stando alla presentazione della monoposto e ai test prestagionali di Febbraio, l’Alpine sembrava essere davvero destinata a un disastro totale: il motore Renault non è certo il migliore tra i disponibili, anzi, probabilmente è il meno prestazionale; e se a questo aggiungiamo i problemi di sovrappeso della vettura, sottoposta a una cura dimagrante molto importante fin dalle prime gare, è semplice comprendere il motivo dell’inizio di stagione completamente nero. Nei primi weekend di gara, l’Alpine non si schiodava dal fondo della classifica, in lotta solo con la Stake e la Williams di Sargeant. 

Nonostante l’orrendo avvio di stagione, l’Alpine merita un TOP per la sua capacità di reagire e rivoluzionare la sua situazione. È inutile negare l’evidenza: da quando è tornato Flavio Briatore, in qualità di “direttore esecutivo”, il team è rinato. Il primo importante cambiamento è stato il cambio di Team Principal, con l’ingaggio del giovane Oliver Oakes, proveniente dalla Formula 2, e poi un fondamentale cambio di mentalità: concentrarsi maggiormente sullo sviluppo 2025, valutando quali nuove soluzioni potessero portare benefici sulla monoposto 2024. 

I risultati non si sono fatti attendere: sono cominciati ad arrivare costantemente piazzamenti a punti da parte di entrambi i piloti (Gasly e Ocon), intervallati da qualche gara più complicata, come Belgio e Las Vegas.

Nel finale di stagione, il doppio podio clamoroso in Brasile ha rimesso il team in corsa per il 6° posto in classifica, un obiettivo (raggiunto definitivamente all’ultima gara) assolutamente impensabile ad inizio anno.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: Gasly e Ocon TOP, Doohan NG.

Pierre Gasly ed Estaban Ocon si sono più o meno equivalsi come prestazioni. Entrambi hanno stretto i denti nella prima parte della stagione, cercando sempre il massimo risultato possibile, ed entrambi sono stati capaci di conquistare più o meno costantemente punti quando la situazione è andata migliorando (in questo senso, Gasly è stato leggermente più concreto). In Brasile poi arriva l’occasione della stagione ed entrambi sono bravi a non commettere alcun errore in una gara estremamente caotica, conquistando l’unico podio stagionale, alle spalle di un irraggiungibile Verstappen.

Per quanto riguarda Jack Doohan, attendiamo  il 2025 per valutare meglio le sue prestazioni, in quanto questa stagione ha disputato un solo weekend di gara, quello di Abu Dhabi.

 

VERSO IL 2025

Le premesse per il 2025 sono quindi molto buone per l’Alpine: sicuramente c’è ampio margine di miglioramento e la strada intrapresa sotto la guida di Briatore e Oakes sembra quella giusta.  Sarà un anno molto importante per Alpine, perché rappresenterà la fine dell’era Renault in Formula 1: dal 2026 le monoposto francesi correranno infatti con il motore Mercedes.

 

7.       HAAS (58 punti. Classifica piloti: Hulkenberg 11°, Magnussen 15°)

 

VALUTAZIONE TEAM: TOP

Nel 2023, la Haas è arrivata ultima in classifica, con appena 12 punti: quest’anno la situazione è evidentemente migliorata, con una monoposto molto più competitiva, capace di entrare varie volte in top 10 e le cui prestazioni in gara sono migliorate non di poco, soprattutto nelle ultime gare, e hanno permesso alla squadra di lottare fino all’ultima gara con l’Alpine per la 6° posizione in classifica. Ricordiamoci che ad inizio anno è stato licenziato il Team Principal storico della Haas, Gunther Steiner, al quale è subentrato il giapponese Ayao Komatsu, e le premesse della vigilia della stagione non erano tanto positive, con addirittura Komatsu a mettere le mani avanti dichiarando che il lavoro da fare per migliorare la situazione sarebbe stato enorme. In questo modo non sono state create aspettative tra i tifosi, che però sono stati in realtà ripagati da una monoposto capace di inserirsi subito nella lotta di centro classifica. 

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: Hulkenberg TOP, Magnussen FLOP.

La stagione di Nico Hulkenberg è stata veramente positiva. Il tedesco è stato molto costante per tutto l’anno, non andando mai oltre l’11° posizione, tranne in quattro occasioni (esclusi ovviamente i due ritiri a Monaco e in Qatar e la squalifica in Brasile), battendo regolarmente il compagno di squadra. I weekend più forti per lui sono stati sicuramente Austria e Gran Bretagna, dove ha colto la 6° posizione, e Abu Dhabi, 4° addirittura in qualifica. Con una Haas così in crescita è davvero un peccato il suo cambio di casacca, soprattutto perché la Stake è ad oggi l’ultimo team per quanto riguarda le prestazioni.

Kevin Magnussen è stato invece molto meno costante, riuscendo ad arrivare in top 10 soltanto cinque volte. Sul bilancio della sua stagione pesa negativamente l’incidente di Monaco e la squalifica per una gara dopo il weekend di Monza per i punti di penalità accumulati sulla superlicenza. Infine, l’incidente con Bottas ad Abu Dhabi (non per sua responsabilità) è stato un amaro epilogo della sua carriera in Formula 1.

 

VERSO IL 2025

Nel 2025 la Haas avrà due nuovi piloti, Esteban Ocon e Oliver Bearman, una coppia molto promettente. Bearman in questo 2024 ha corso tre gare, una con Ferrari per sostituire Sainz in Arabia Saudita e due con Haas, entrambe in sostituzione di Magnussen in Azerbaijan e in Brasile. Se dovessi valutare le sue prestazioni sarebbe ovviamente un TOP, soprattutto per Jeddah, perché è stata la sua prima esperienza in Formula 1 (con una Ferrari oltretutto) e ha svolto un lavoro magistrale, arrivando 7° al traguardo davanti a Hamilton e Norris. Per una valutazione più esaustiva, però, attendiamo di vederlo correre tutte le 24 gare del mondiale 2025.

 

8.       RACING BULLS (46 punti. Classifica piloti: Tsunoda 12°, Ricciardo 17°, Lawson 21°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

Ci si attendeva di più dalla Racing Bulls, dato che dal 2024 il legame con la Red Bull si è stretto ancor di più che negli anni passati, anche con la condivisione di alcuni componenti della monoposto. Nella prima parte del campionato è Tsunoda la punta di diamante, autore anche di prestazioni solide, mentre Ricciardo è in crisi profonda. Con l’arrivo di Lawson lo scenario cambia in realtà meno del previsto e il finale di stagione non è positivo, perché Alpine e Haas sono più performanti. Nella lotta a tre per il 6° posto, la Racing Bulls ne esce sconfitta, relegata all’8° posizione.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: sono tutti e tre da FLOP.

Yuki Tsunoda è riuscito ad essere costante nelle prime gare, con ottimi piazzamenti a punti, come il 7° posto in Australia e a Miami, ma poi non è riuscito a mantenere questo ritmo, con anche alcuni ritiri per suoi errori e per problemi tecnici.

La stagione di Daniel Ricciardo è da dimenticare: l’australiano non ha mai trovato il giusto feeling con questa monoposto e, tranne alcuni lampi, come lo splendido 4° posto nella Sprint di Miami e l’8° in Canada, è stato molto deludente, tanto che la sua avventura è terminata in anticipo: nella famiglia Red Bull i tempi sono strettissimi.

Liam Lawson ha invece esordito col botto negli Stati Uniti, con un fantastico 9° posto, replicato in Brasile, ma nelle altre quattro gare che ha corso ha un po’ deluso, non andando mai al di sotto del 14° posto.

 

VERSO IL 2025

La line-up 2025 della Racing Bulls non è ancora stabilita, perché non è ancora chiaro il futuro di Sergio Perez: se il messicano rimarrà al fianco di Verstappen, la coppa Lawson-Tsunoda verrà confermata; in caso contrario, Lawson prenderà il posto di Perez e al fianco di Tsunoda ci sarà probabilmente Isack Hadjar, un pilota giovane proveniente dalla Formula 2, cresciuto nel Red Bull Junior Team.

Il 2025, inoltre, potrebbe essere un anno molto importante per Tsunoda: il giapponese deve fare un salto di qualità come pilota, altrimenti il suo sedile sarà fortemente a rischio.

 

9.       WILLIAMS (17 punti. Classifica piloti: Albon 16°, Colapinto 19°, Sargeant 23°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

Possiamo dire con certezza che i veri eroi del 2024 siano stati i meccanici Williams: per carità, è il loro lavoro, ma riparare le monoposto dopo 15 incidenti in 24 gare non è proprio il massimo. A rendere da FLOP la stagione della Williams non sono solo le prestazioni deludenti della monoposto, per l’ennesimo anno, ma anche e soprattutto gli incidenti dei piloti, che hanno causato milioni di dollari di danni. Il punto più basso è stato toccato in Australia, quando Albon è stato protagonista di un incidente pesante nelle prove libere e, per mancanza di componenti, il team è stato costretto a schierare soltanto una monoposto per il resto del weekend, affidata peraltro allo stesso Albon. La scelta di sostituire Sargeant con Colapinto si rivela vincente in un primo momento, ma poi anche il giovane argentino cede ai muretti, causando non pochi danni. In breve, questo 2024 per la Williams è stato una vera e propria via crucis!

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: inevitabilmente sono tre FLOP.

Vorrei però partire da Franco Colapinto, perché dei tre è il flop più lieve e in parte giustificato. In fondo, per il giovane argentino è stata la sua prima (e spero non ultima) esperienza in Formula 1 e ha dimostrato un grande talento, considerata la sua giovane età, soprattutto nei weekend di Azerbaijan e Stati Uniti, quando ha persino conquistato dei punti. I suoi risultati ottimi hanno scatenato la Colapinto-mania, soprattutto in Argentina, e probabilmente Franco non ha retto la pressione di essere il pilota al centro del mondo della Formula 1. Gli incidenti frequenti nelle ultime gare sono stati quindi un freno alla sua possibile permanenza nel circus anche per il 2025.

Per Logan Sargeant, invece, i risultati valgono più di ogni discorso: il prematuro termine della sua carriera è da attribuire alle scarse prestazioni del 2023 e del 2024 e agli incidenti molto frequenti.

Alexander Albon è indubbiamente un ottimo pilota, ma quest’anno non è stato particolarmente incisivo, se non in quattro occasioni in cui è riuscito a conquistare dei punti. Il flop è soprattutto dovuto al confronto con Colapinto, che l’ha battuto più volte nonostante la poca esperienza.

 

VERSO IL 2025

Per il 2025, la Williams si affida alla guida esperta di Carlos Sainz, che affiancherà il confermato Albon. Sarà una stagione di transizione, in attesa della rivoluzione del 2026: la speranza è che il motore Mercedes torni a comandare su tutti, ma un motore ottimo non basta se gli altri aspetti della monoposto non sono all’altezza.

 

10.   STAKE (4 punti. Classifica piloti: Zhou 19°, Bottas 22°)

 

VALUTAZIONE TEAM: FLOP

L’11° posizione di Zhou in Bahrain è stata solo un’illusione: la stagione della Stake si è rivelata estremamente complicata. Quando l’Alpine ha migliorato le sue prestazioni, la monoposto svizzera non ha più avuto compagnia in fondo al gruppo. Lenta sia in qualifica sia in gara, soprattutto con Zhou, in 22 weekend non ha conquistato nemmeno un punto. Bisogna ammettere però che il finale di stagione ha visto qualche miglioramento, soprattutto in Qatar, dove Zhou miracolosamente è arrivato 8° cogliendo quei quattro punti che perlomeno non condannano il team ad essere l’unico a quota 0. Il bilancio di fine stagione è comunque tremendamente negativo. Ricordiamo tuttavia che nel corso dell’anno Mattia Binotto ha assunto il ruolo di Team Principal, con il compito di preparare il team alla metamorfosi Audi.

 

PILOTI

Valutazione dei piloti: anche in questo caso, inevitabilmente, due FLOP.

Va bene, le prestazioni della monoposto non hanno permesso ai piloti grandi gesta che, a loro volta, non hanno mai mostrato qualche lampo di velocità o qualche azzardo.

L’8° posizione del Qatar è un risultato fantastico, ma da solo non può salvare la stagione di Guanyu Zhou, abbonato quasi sempre all’ultima posizione con grossi distacchi dagli altri piloti. C’è da dire però che le ultime gare del cinese sono state sorprendenti: oltre al Qatar, anche a Las Vegas e Abu Dhabi Zhou non ha affatto sfigurato.

La stagione di Valtteri Bottas è stata insondabile: il finlandese non si è mai acceso, restando sempre nell’ombra delle ultime posizioni. A suo favore possiamo dire che è stato autore di pochi incidenti, salvo poi chiudere il campionato con un brutto errore ad Abu Dhabi, l’incidente con Magnussen.

 

VERSO IL 2025

Per il 2025, la Stake si prepara ad accogliere due nuovi piloti: l’esperto Nico Hulkenberg e il Campione di Formula 2 2024, il brasiliano Gabriel Bortoleto. Il vero punto di svolta dovrà però arrivare nel 2026: Audi entra in Formula 1 con l’obiettivo di essere una protagonista fin da subito, come lo è stato in tante altre competizioni nel mondo del motorsport.


 CONCLUSIONI E ACQUOLINA IN BOCCA PER L'ANNO CHE VERRÀ 

Siamo giunti al termine di questa nostra analisi, che ha ripercorso la classifica del campionato costruttori, soffermandosi, più o meno brevemente, su ciascun team con l’obiettivo di capire se, la stagione da esso portata a termine, sia stata positiva o negativa. 

Ora la Formula 1 chiude il sipario per due mesi, nel rispetto della pausa invernale, per poi fare il suo ritorno in grande stile nel mese di Marzo. L’anno prossimo la Formula 1 festeggerà il 75° anniversario della sua nascita, datata Maggio 1950, ma questa ricorrenza non è l’unico motivo d’interesse: dopo un campionato così vivace come quello del 2024, l’aspettativa per il 2025 è altissima, con quattro team e otto piloti potenziali in lotta per la vittoria. Non ci rimane altro che avere un po’ di pazienza: tra meno di cento giorni sentiremo di nuovo rombare i motori delle monoposto più veloci del mondo e assisteremo ancora al grande spettacolo della Formula 1.