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Gran Premio d'Australia 2025: il Weekend di Gara

Di Giovanna Nulchis



INTRODUZIONE

A dicembre 2024 il mondiale di Formula 1 si era chiuso con il tramonto color arancione papaya: il 2025 si è aperto con un’alba dello stesso colore. La McLaren domina il weekend di Melbourne, soprattutto in qualifica, quando annichilisce la concorrenza conquistando di prepotenza l’intera prima fila. Nonostante una gara estremamente complicata a causa di un meteo pazzo, Lando Norris ha gestito benissimo tutti i momenti critici e ha conquistato una delle sue vittorie più belle e sofferte. La pioggia ha invece tradito Oscar Piastri che, a causa di un errore, ha perso tantissime posizioni, arrivando 9°. Completano il podio Max Verstappen, autore di un mezzo miracolo considerando il livello di performance della sua Red Bull, e George Russell con la Mercedes. Delusione cocente in casa Ferrari che, dopo le illusioni delle prove libere, è totalmente sprofondata, arrivando ai margini della zona punti. Tra i rookie, brilla la stella di Andrea Kimi Antonelli, autore di una gara sorprendente con la sua Mercedes.

In questo nuovo format di commento del weekend andremo inizialmente a riassumere brevemente quello che è accaduto in pista, per poi valutare i top e i flop della 39° Edizione del Gran Premio d’Australia.

 

PARLA LA PISTA

 

PROVE LIBERE. 

Per il weekend di Melbourne è previsto un meteo variabile, soprattutto per la giornata di domenica. Le prove libere si svolgono su pista asciutta e sembrano restituire un quadro abbastanza chiaro: la McLaren si conferma velocissima, ma la Ferrari è molto vicina, soprattutto con Leclerc, a suo agio fin da subito sul giro secco. Appaiono invece un po’ più staccate la Mercedes e la Red Bull, dispersa con Lawson e anonima con Verstappen, mentre la Haas è il team che fa più fatica, con Oliver Bearman a muro in FP1 e in ghiaia in FP3. Per via dei danni riportati, Ollie non prende parte alle qualifiche.

QUALIFICHE. 

Si arriva in qualifica e fino al Q2 la situazione resta più o meno stabile, con McLaren forte, Ferrari vicina e Red Bull (con Verstappen) tornata al livello quantomeno di Mercedes. Intanto, tra gli eliminati in Q1, ci sono anche Antonelli (16°) e Lawson (18°): il primo per dei danni al fondo causato da un passaggio troppo pesante su un cordolo, il secondo per evidenti difficoltà di guida.

In Q3 lo scenario cambia: la Ferrari ha dovuto fare un cambio veloce di setup, alzando la monoposto da terra per evitare l’usura del plank, perdendo quindi performance, mentre la McLaren si trasforma nella bat-mobile e vola. I due piloti sono fortissimi, soprattutto nell’ultimo settore, e conquistano senza possibilità di replica da parte degli avversari tutta la prima fila, con Norris in pole position e Piastri 2°; Verstappen porta la sua Red Bull in 3° posizione, davanti a Russell, mentre sono eccezionali Tsunoda, 5° con la Racing Bulls, e Albon, 6° con una Williams molto veloce. E la Ferrari? Blackout totale: Leclerc 7° e Hamilton 8°, con un distacco di sette decimi dalla pole. Un disastro! Chiudono la top 10, Gasly con l’Alpine e Sainz con la Williams.

 

GARA.

A Melbourne, la domenica, piove. Tutti decidono dunque di partire con le gomme intermedie. La partenza, però, viene ritardata, perché Hadjar perde il controllo della sua Racing Bulls andando contro le barriere durante il giro di formazione: è il primo ritiro della gara.

Allo spegnimento dei semafori, Norris parte bene e tiene la prima posizione, mentre Verstappen sorprende Piastri e sale 2°. Leclerc si trova intanto già 5°, dopo aver passato Albon e Tsunoda. La gara, però, viene subito neutralizzata con la Safety Car: Doohan è in barriera con la sua Alpine. Durante il regime di Safety Car, Sainz è il terzo pilota a ritirarsi dalla gara.

Alla ripartenza, le posizioni di testa rimangono invariate e ben presto si formano due gruppetti: Norris, Verstappen e Piastri impongono un ritmo insostenibile per Russell e Leclerc, che quindi perdono sempre più tempo. Hamilton, intanto, non riesce ad attaccare Albon.

Al 16° giro, Antonelli va in testa-coda e per poco non tocca le barriere, ma da quel momento nella sua testa scatta qualcosa e la sua gara si trasforma in una sorprendente rimonta.

Davanti, Verstappen sta facendo di tutto per restare al passo con Norris, ma sbaglia il punto di frenata e va lungo. Piastri lo passa ed è a questo punto che la McLaren comincia a volare. Mentre Max si distanzia sempre di più dal duo papaya, Piastri sembra voler attaccare Norris, ma poco dopo commette una piccola sbavatura che lo allontana dal compagno di squadra.

Nel frattempo, la pista si sta asciugando sempre di più: quando Alonso va contro le barriere ed entra la Safety Car, tutti decidono di passare alle gomme d’asciutto. Il problema è che, di lì a poco, ricomincia a piovere. Piastri perde il controllo della sua McLaren e scivola in fondo al gruppo, Norris rientra ai box per montare le intermedie, Verstappen rientra il giro successivo. Le due Ferrari restano in pista un giro di troppo, sperando forse che smetta di piovere: il risultato è che Leclerc e Hamilton rientrano in pista soltanto in 9° e 10° posizione.

In contemporanea, Lawson e Bortoleto sono entrambi fuori gara. In tutto il caos di questi giri, Albon si ritrova 4°, Antonelli 5°, Stroll 6° e Hulkenberg, 7°con la Sauber, mentre Tsunoda esce dalla zona punti. Piastri rimonta un po’ di posizioni, salendo 9° davanti ad Hamilton, mentre davanti Norris tiene a bada un arrembante Verstappen. Antonelli, intanto, supera Albon, raggiungendo la 4° posizione.

Lando Norris vince così il Gran Premio d’Australia, davanti a Verstappen, Russell, Antonelli, Albon, Stroll, Hulkenberg, Leclerc, Piastri e Hamilton, a chiudere la top 10.

 

 I TOP DEL WEEKEND 

 

1.       LANDO NORRIS

Il weekend di Lando Norris è stato stellare e ricorda molto da vicino quello di Abu Dhabi 2024. A Melbourne, Lando si è trovato tra le mani una monoposto dominante, è vero, ma non ha commesso un singolo errore. Velocissimo sin dal venerdì, ha fatto sua la pole position del sabato e poi in gara, in condizioni che hanno messo in crisi tutti, lui è stato impeccabile in ogni fase. Dalla partenza, che l’anno scorso era il suo punto debole, alle situazioni più estreme, come i passaggi da bagnato ad asciutto e viceversa, ha tenuto la massima concentrazione; forse per la prima volta, è riuscito a gestire la pressione di Verstappen, un mastino alle sue spalle. Insomma, Norris sembra aver approcciato questo campionato con più maturità e con la consapevolezza di avere la concreta occasione di vincerlo. 

Per quanto riguarda il dominio McLaren, saranno i prossimi weekend a dirci se questo mondiale sarà combattuto, oppure solo una lotta interna tra Norris e Piastri.

 

2.       MAX VERSTAPPEN

Max è ripartito dalla situazione di fine 2024: monoposto non competitiva e compagno di squadra inesistente. Questo weekend ha salvato da solo un bilancio che, senza la sua presenza, sarebbe stato tremendamente negativo. Come l’anno scorso, anche a Melbourne ha ottenuto sempre il massimo, in qualifica piazzandosi 3°, subito alle spalle delle McLaren, e in gara attaccando quando c’era la possibilità e accontentandosi quando non aveva più la velocità per stare con le McLaren. Certo è, però, che, se la Red Bull non riesce a trovare più competitività, pensare di vincere il quinto titolo per Max comincia ad essere molto complicato.

 

3.       ANDREA KIMI ANTONELLI 

Che esordio per Kimi! Prima gara in carriera, a Melbourne, sul bagnato, partito 16°, con condizioni meteo estremamente variabili, arriva 4°, a due secondi da Russell che partiva 4°. Mamma mia, che velocità! Si sapeva già prima del suo esordio che questo ragazzo avesse un talento immenso, va bene, ma sinceramente una prestazione di questa entità subito alla prima gara non me l’aspettavo proprio. Adesso però sarà importante vedere la costanza di Antonelli, vedere se anche nei prossimi weekend sarà subito lì tra i primi, vicino a Russell, e in quel caso per Russell e per gli avversari della Mercedes ci sarà da preoccuparsi, perché il potenziale di crescita di Kimi è altissimo.

 

4.       ALEXANDER ALBON E LANCE STROLL

Alexander Albon è riuscito a sfruttare a pieno il potenziale di una Williams davvero sorprendente. In qualifica batte Sainz, e non di poco, tre decimi, e in gara è veloce e attento. Mentre Sainz va a muro nei primi giri, lui resta in top 10 per tutta la gara, conquistando una straordinaria 5° posizione.

Lance Stroll è stato aiutato dal tempismo perfetto della strategia dell’Aston Martin, va bene, ma la sua gara è stata molto solida. Mentre Alonso commette un errore non da lui, Lance si tiene alla larga dai rischi e arriva 6°, probabilmente il risultato migliore a cui poteva aspirare l’Aston Martin.

 

Prima di passare alla sessione flop, una menzione d’onore a Nico Hulkenberg, che con una grande gara arriva 7° con la Sauber, guadagnando probabilmente i punti che la Sauber pensava di guadagnare in tutta la stagione.

 

I FLOP DEL WEEKEND

 

1.       FERRARI

La vera assente di questo weekend è stata la Ferrari, indubbiamente. Tutta l’attesa per questo mondiale, l’entusiasmo per l’arrivo di Hamilton, la monoposto nuova al 90%, la voglia di rivincita dopo la sconfitta all’ultima gara del 2024. Tutto questo si è completamente disciolto, a causa di un weekend molto deludente, troppo deludente. Fino alle prove libere, la Rossa sembrava poter stare ai livelli di McLaren, sia nel passo gara che sul giro secco, soprattutto con Leclerc. E invece la scelta di alzare la monoposto per evitare l’usura del plank ha ucciso il weekend della Ferrari. In qualifica i due piloti sono stati relegati alla quarta fila, addirittura dietro una Williams e una Racing Bulls. In gara, poi, il passo non era all’altezza nemmeno della Mercedes, e addirittura Hamilton è stato per gran parte della gara dietro Albon e Tsunoda, senza mai azzardare un sorpasso. Se aggiungiamo poi anche qualche errore di strategia, il piatto è servito. Un esordio così deludente della Ferrari non si vedeva da anni e bisogna sicuramente attendere almeno i prossimi tre weekend per capire se c’è qualche possibilità di rinascita, oppure se rinunciare allo sviluppo di questa monoposto per puntare tutto sul 2026.

Due parole su Hamilton: per lui un buon esordio con la Rossa, subito vicino a Leclerc, il quale però ha comunque fatto capire chi è il padrone di casa Ferrari con un sorpasso abbastanza aggressivo all’esterno sul britannico.

 

2.       HAAS

La Haas è stato senza dubbio il team meno performante della griglia. I due piloti sono stati costantemente nelle ultime posizioni fin dalle prove libere, con una monoposto evidentemente lenta e difficile da guidare. Certo, non hanno aiutato le uscite di pista di Bearman nelle prove libere, ma anche Ocon non ha mai avuto il ritmo del resto del gruppo. È una situazione preoccupante per la Haas, ma vediamo come prosegue il campionato.

 

3.       CARLOS SAINZ E FERNANDO ALONSO

Questo flop è figlio dei due errori in gara, errori che non ti aspetti da due piloti esperti come i due spagnoli. Il più grave è stato senza dubbio quello di Carlos, avvenuto nei primi giri, ma soprattutto sotto il regime di Safety Car. Un peccato, considerata la velocità dimostrata dalla Williams e da Albon. C’è anche da dire, però, che probabilmente Sainz si deve ancora abituare al nuovo team, e non ho dubbi che nei prossimi weekend, se il livello della Williams dovesse rimanere così alto, si possa togliere delle belle soddisfazioni.

Per quanto riguarda Alonso, invece, un errore che si poteva benissimo evitare, soprattutto da un pilota con la sua esperienza. Anche in questo caso è stato un gran peccato, vista la posizione finale di Stroll.

 

4.       LIAM LAWSON

Weekend nero, difficilissimo, per Liam Lawson. Sempre nelle posizioni di bassa classifica con la sua Red Bull fin dalle prove libere, mentre Verstappen è stabilmente nelle prime posizioni. Vi ricorda qualcosa? Non sembra cambiato tantissimo dall’anno scorso: Lawson è ripartito da dove Perez aveva lasciato, e cioè essere un secondo pilota inesistente per la Red Bull. Non mi sembra giusto però trarre già da ora delle conclusioni sulle prestazioni del neozelandese: solo il tempo ci dirà se quel secondo sedile Red Bull è davvero maledetto, oppure se Liam riuscirà a sfruttare il talento che sicuramente non gli manca. Certo è che, per ora, è evidente che la Red Bull si adatti allo stile di guida di Max e Liam faccia una fatica estrema proprio nella guida. Quindi, secondo me, Lawson comincerà a performare meglio quando e se la Red Bull verrà migliorata e diventerà più competitiva.

 

VERSO LA CINA

Termina con la vittoria di Norris e il dominio della McLaren, quindi, il weekend di apertura del Campionato del Mondo di Formula 1 2025. Il team di Woking, e direi anche la Williams, escono dalla tre giorni di Melbourne con delle ottime sensazioni e aspettative, mentre gli altri team hanno tutti qualcosa da sistemare e da verificare in vista dei prossimi appuntamenti del mondiale. 

E allora, non c’è tempo da perdere: il prossimo weekend è di nuovo tempo di scendere in pista. Il Shanghai International Autodrome è pronto ad ospitare la 18° Edizione del Gran Premio di Cina. Il circuito di Shanghai è molto diverso da quello di Melbourne: è un circuito “tradizionale”, completo, che metterà alla prova le monoposto sotto diversi aspetti, soprattutto quello aerodinamico. Il prossimo weekend, dunque, cominceremo già a capire che tipo di campionato vivremo: un dominio papaya o una battaglia intensa tra più team per la gloria.