CAMPIONATO DEL MONDO DI FORMULA 1
Dopo la sconfitta sul campo di Miami, ad Imola Max Verstappen ha ripreso lo scettro della Formula 1, ma la sua vittoria,
costruita soprattutto in un primo stint molto veloce e costante con la gomma media, è stata messa in discussione negli
ultimi minuti di gara da un recupero sensazionale di Lando Norris, con una McLaren davvero molto competitiva a cui è
mancato forse un giro per conquistare la seconda vittoria stagionale.
La Ferrari è arrivata a casa sua forse con troppe
aspettative, ci si aspettava qualcosa di più visti tutti gli aggiornamenti portati, ma è innegabile il passo avanti fatto dalla
Rossa: in una gara in cui non è entrata nemmeno una volta la Safety Car, terminare a meno di dieci secondi dalla Red
Bull in un circuito come Imola pochi mesi fa era qualcosa di insperabile. Lavorare per tornare a lottare: è questo lo
slogan che fa da sfondo a questa stagione. Ci è quasi riuscita definitivamente la McLaren, adesso tutti aspettiamo il
ritorno della Ferrari. Ma andiamo ora a rivivere le emozioni dei 63 giri che domenica 19 Maggio 2024 hanno infiammato
l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari: benvenuti al racconto della 4° Edizione del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-
Romagna 🇮🇹.
LA GARA
In griglia di partenza tutti indossano gomme medie, con l’idea di passare alle hard nell’unico pit stop della gara: fanno
eccezione Sergio Perez (Red Bull), Guanyu Zhou (Stake) e Logan Sargeant (Williams) che partono con la hard, e Pierre
Gasly (Alpine) e Fernando Alonso (Aston Martin), unici a partire con la soft.
Allo spegnimento dei cinque semafori dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sembra ottima la partenza di Lando Norris, ed
effettivamente lo è, ma Max Verstappen ha una progressione migliore e riesce a tenere la testa; dietro di lui le posizioni
rimangono immutate, con Norris davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz e al suo compagno di squadra
Oscar Piastri. Con un’ottima partenza, Nico Hulkenberg balza in 8° posizione con la sua Haas, dietro le due Mercedes di
George Russell e Lewis Hamilton e davanti alla Racing Bulls di Yuki Tsunoda e alla Red Bull di Sergio Perez, che ha
superato Daniel Ricciardo. Nei primi giri chi sembra andare forte è la McLaren, con Norris che stacca Leclerc e Piastri
che mette sotto attacco Sainz, non riuscendo però mai ad affondare il colpo, andandoci però molto vicino al giro 12, al
Tamburello. Al giro 17, mentre Ricciardo entra ai box per la sua prima sosta, Perez è autore di un lungo alla Rivazza:
niente danni, ma perde terreno nei confronti delle Mercedes e si deve difendere da un eventuale attacco di Lance Stroll.
Al giro 22 Russell entra ai box, e il giro successivo è la volta di Norris, il primo pilota del pacchetto di testa a fermarsi. A
causa di un pit stop non velocissimo, il britannico perde la posizione anche su Perez, in pista con le hard, che gli fa
indubbiamente un po’ da tappo, ma riesce agilmente nel sorpasso al giro 24, quando a fermarsi è anche Piastri, che
esce 8°, dietro il duo Norris-Perez e Stroll. Reagisce subito la Red Bull, che ferma Verstappen al giro 25: ora davanti a
tutti ci sono le Ferrari ed Hamilton, in attesa di fare il loro pit stop. Il giro successivo Leclerc è ai box ed esce alle spalle
di Norris e Perez, ma davanti a Piastri: al successivo passaggio sul rettilineo il monegasco passa Perez e sale
virtualmente 3°, dietro Verstappen e Norris. Al giro 28 è pit stop per Sainz ed Hamilton: la chiamata per lo spagnolo
risulta tardiva, perché lo porta a perdere la posizione su Piastri. Hamilton, intanto, è 9°, alle spalle anche di Stroll e
davanti alla Haas di Kevin Magnussen. Al giro 30 Sainz sale 5° superando Perez, ma il suo ritardo da Piastri è salito ad
oltre sei secondi. A metà gara, mentre Perez si ferma ai box per la sua sosta e riparte 11°, dietro Ricciardo, la Ferrari è
più veloce della McLaren, tanto che Leclerc sembra potersi avvicinare a Norris per contendergli il 2° posto, e anche
Sainz guadagna su Piastri un paio di secondi. Al giro 41, mentre Perez è salito 9° e Kevin Magnussen tenta un attacco
impossibile su Guanyu Zhou alla Variante Villeneuve per la 16° posizione, Leclerc è a 1.7 da Norris. Al 42° giro, mentre
Perez attacca Tsunoda per l’8° posizione, Leclerc è a meno di un secondo da Norris: ci crede! Ma un piccolo errore al
giro 50 compromette la sua rimonta: Charles taglia per un bloccaggio la Variante Alta. Nulla di tragico, ma le sue gomme
si sporcano e per ripulirle ci mette un paio di giri: Norris è ormai un ricordo lontano. Un giro dopo, con un gran sorpasso,
Lance Stroll si prende l’8° posizione su Tsunoda, mentre Fernando Alonso, con l’altra Aston Martin è anonimo in 19°
posizione: dietro di lui solo Alexander Albon, che proprio in quel giro sarà costretto al ritiro dalla gara con la sua Williams.
A questo punto, quando la situazione sembra definita con Verstappen involato verso la sua terza vittoria consecutiva ad
Imola, la gara si accende. Norris è dannatamente veloce, mentre Max entra in difficoltà di gomme. Ora la tendenza si è
capovolta: la McLaren vola, mentre la Ferrari non riesce a tenere il passo. Norris stacca di tre secondi Leclerc, mentre
guadagna decimi preziosi sulla Red Bull: il ragazzino è a caccia e il suo obbiettivo è ripetere la prestazione di Miami.
Giro 52: Lando è a 4.2 da Max. Giro 54: il distacco si riduce a 3.7 e quasi lo vede, un puntino blu in fondo al rettilineo. Al
58° giro ormai lo vede bene: il suo distacco è solo 1.5, ma rimangono sempre meno giri. Una piccola imprecisioni alla
Villeneuve gli fa perdere qualcosina, ma ormai è lì. All’ultimo giro, il 63°, è sotto il secondo, ma è troppo tardi.
Cala la bandiera a scacchi sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari: Max Verstappen vince la 4° Edizione del Gran Premio
del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 🇮🇹, trionfando per la terza volta in carriera ad Imola e per la 59° volta in Formula
1. Questa vittoria rende merito al grande talento di Max, perché questo weekend la Red Bull non era la monoposto più
veloce in pista. Lo dimostra Sergio Perez, con una gara molto complicata, soltanto 8° al traguardo, davanti a due
fantastici interpreti della corsa, Lance Stroll con l’Aston Martin e Yuki Tsunoda con la Racing Bulls, team di casa,
entrambi a punti. Yuki batte ancora una volta il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, solo 13° al traguardo, anche
dietro le due Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen. Weekend da dimenticare invece per Fernando Alonso, 19°
con la sua Aston Martin, dietro la Williams di Logan Sargeant e la Stake di Valtteri Bottas. Con l’altra Stake Guanyu
Zhou è 15° nel sandwich delle due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly. Dopo la strabiliante vittoria in Florida, la
McLaren si dimostra ancora fortissima, sicuramente la seconda forza in campo al momento. Con un meritatissimo 2°
posto, Lando Norris conquista il suo 4° podio stagionale, confermando di essere pronto ormai a lottare per qualcosa di
importante. Buona, anche se non a livello di Lando, la gara di Oscar Piastri, 4° al traguardo, sulla quale tanto ha pesato
la penalità in qualifica. La Ferrari conquista a casa sua il podio grazie alla 3° posizione di Charles Leclerc, sempre velocissimo, e arriva 5° con Carlos Sainz, davanti abbondantemente alle due opache Mercedes di Lewis Hamilton e
George Russell, autore del giro più veloce della gara. La Ferrari portava qui il primo grande pacchetto di aggiornamenti:
dire che non ha funzionato è una menzogna, perché comunque il passo non è stato tanto lontano da quello di Red Bull e
McLaren, ma è un passo incostante, altalenante, e poi manca ancora un po’ di velocità in qualifica. Qualifica che sarà
determinante il prossimo weekend.
Dopo l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, un altro circuito leggendario è pronto ad ospitare il grande spettacolo della
Formula 1: il Circuit de Monaco sarà teatro il prossimo weekend della 70° Edizione del Gran Premio di Monaco 🇲🇨, e la
memoria di Ayrton Senna sarà sempre fortissima, perché nessuno a Monaco guidava e guida come solo lui sapeva fare,
illuminato da Dio. Sul circuito cittadino per eccellenza, sul quale tutti i piloti del mondo vogliono vincere, nel giorno della
108° Edizione della 500 Miglia di Indianapolis, la Ferrari è chiamata alla reazione ad una McLaren sempre più
competitiva e ad un Max Verstappen che rasenta sempre i limiti della perfezione.