INTRODUZIONE
Attendevamo con impazienza e tanto interesse eventuali conferme o eventuali
smentite dalla Spagna e la Spagna ci ha risposto chiaramente: il dominio Red
Bull è davvero terminato. In un circuito come quello del Montmelò che mette a
dura prova le caratteristiche delle vetture, si può dire che la McLaren è ad
oggi la migliore del lotto. Nonostante ciò, però, il team di Woking non è
riuscito a completare l’opera e vincere, sia per le (poche) imperfezioni di
Lando Norris, sia per errori strategici che persistono ancora. Chi invece è
perfetto è sempre il binomio Verstappen-Red Bull: veloce, costante, aggressivo
quando serve, guardingo quando serve, sempre pronto a cogliere il successo. La
Mercedes si conferma in netta crescita, con una monoposto che sembra finalmente
assecondare il grande talento dei piloti, mentre la Ferrari fa la parte del
gambero, condita anche da una lotta interna che di certo non aiuta nel percorso
di crescita del team di Maranello. Di questo e molto altro parleremo nel
racconto della 54° Edizione del Gran Premio di Spagna 🇪🇸, una gara piacevolmente
accesa andata in scena nel pomeriggio di domenica 23 Giugno 2024 sul Circuit de
Barcelona-Catalunya.
LA FAVOLOSA PARTENZA DI GEORGE RUSSELL
In griglia di partenza la scelta delle gomme è quasi unanime: tranne Alexander
Albon sulla Williams, che sceglie la media, sono tutti sulla soft con l’idea di
una gara a due soste. Allo spegnimento dei semafori, Lando Norris è molto
aggressivo su Max Verstappen e lo chiude sull’erba, mentre dalla 4° posizione
George Russell ha uno scatto fulmineo e, approfittando della bagarre tra i
primi due, prende tutta la scia prima dell’uno e poi dell’altro, va tutto
esterno in curva 1 e prende di forza il comando della gara. Superato anche da
Verstappen, Norris ha perso due posizioni in una curva, mentre dietro Charles
Leclerc tenta senza successo di prendere la posizione a Lewis Hamilton e Oscar
Piastri supera Esteban Ocon per la 9° posizione. Passano due giri e Verstappen
sfrutta DRS e scia per attaccare Russell e salire al comando, mentre si accende
la battaglia tra i due piloti Ferrari, con Carlos Sainz che soffia la 5°
posizione a Leclerc rischiando anche un contatto. Per tutta la prima parte di
gara, Norris, pur avendo più velocità di ritmo, non riesce mai ad attaccare
Russell, evidenziando che la McLaren ha ancora qualche problema di velocità di
punta.
LA DANZA DEI PIT STOP
Intanto, la Red Bull chiama ai box Sergio Perez per montargli un altro treno di
soft e cercare qualcosa di alternativo per una rimonta del messicano. Al 16°
giro sono ai box Russell e Sainz: montano entrambi gomma media ed escono di
nuovo in pista in 8° e 9° posizione, dietro alle due Aston Martin di Lance
Stroll e Fernando Alonso, che di lì a poco entreranno a loro volta ai box. Il
giro successivo è il turno di Hamilton, che monta le medie ed esce alle spalle
di Sainz, ma molto vicino. Al giro 18 si ferma anche Verstappen, mentre Norris
decide di allungare lo stint, ma questo si rivelerà essere un brutto errore di
strategia. Anche la Ferrari fa la stessa scelta con Leclerc, ipotizzando
addirittura una gara ad una sosta: ma questo a Barcellona non è mai stato
possibile e non lo è neanche quest’anno. Lewis Hamilton attacca Sainz e sale
6°, dietro Russell. Al giro 23 Norris effettua la sua prima sosta montando le
medie, ma ovviamente perde tante posizioni e si ritrova 6°, dietro Sainz. La
sua strategia è stata un flop e adesso deve ricostruire la sua gara. Sergio
Perez, intanto, passa Piastri per la 9° posizione, dietro le due ottime Alpine
di Pierre Gasly ed Esteban Ocon. Finalmente anche Leclerc si ferma per il suo
pit stop al giro 25, monta gomme medie ma si ritrova addirittura 7°, dietro
anche Gasly, che però supererà poco dopo.
LA RIMONTA DI NORRIS E L'AZZARDO DELLE GOMME HARD PER SAINZ E RUSSELL
Mentre Norris rimonta avvicinandosi alle Mercedes, Piastri sale 9° superando
Perez e si mette sulla scia di Ocon, superandolo e prendendo anche la posizione
su Gasly al giro 34, quando Norris ha già passato Hamilton. Il giro successivo
Norris e Russell danno vita ad un duello spettacolare, percorrendo ruota a
ruota il tratto che va da curva 3 a curva 7, con Russell che si inventa un
contro-sorpasso clamoroso in curva 4. Alla fine, Norris ha ragione sul
connazionale e sale 2°, con l’idea di una rimonta su Verstappen, lontano però
ben 9 secondi. Al giro 37 Ferrari e Mercedes tentano l’azzardo delle gomme hard
con Russell e Sainz per andare fino in fondo, azzardo che non pagherà per la
Ferrari perché Sainz non avrà un passo gara esaltante, mentre Russell riuscirà
a far funzionare meglio la gomma.
LA RIMONTA DI HAMILTON E LECLERC
Sette giri dopo la Mercedes ferma Hamilton e gli monta gomma soft per gli
ultimi 20 giri; il britannico si mette dunque a caccia di Russell e Sainz. In
due giri è già negli scarichi della Ferrari e, facendo registrare il giro
record, sale 5°, mentre Piastri è ai box per il suo secondo pit stop e
Verstappen si è già fermato per il suo ultimo pit, montando le soft. Al giro 48
anche Norris cambia gomme e monta le soft, rientrando a otto secondi da Max,
sempre leader della gara. Effettua al giro 50 il suo terzo pit stop Perez,
montando le soft: ora è 10°, dietro le due Alpine. Nel frattempo, Hamilton
arriva in coda a Russell e lo supera in curva 1 salendo 3° in zona podio.
Intorno a 15 giri dal termine, anche Leclerc effettua il suo ultimo pit stop,
montando le soft e si mette a caccia di Sainz, passandolo al giro 55 per la 5°
posizione: ora l’obiettivo è riprendere anche Russell. A questo punto, mentre
Albon va in ghiaia con la sua Williams, il più veloce in pista è Norris: il
britannico sta cercando la rimonta su Verstappen, rimonta che però, come ad
Imola, deve fare i conti con i pochi giri rimanenti. Anche Leclerc si avvicina
molto a Russell, ma il traguardo è troppo vicino.
LA BANDIERA A SCACCHI: VINCE ANCORA MAX, OTTO ANNI DOPO LA SUA PRIMA VITTORIA A
BARCELLONA
Al 66° giro cala la bandiera a scacchi sul Circuit de Barcelona-Catalunya: Max
Verstappen vince la 54° Edizione del Gran Premio di Spagna 🇪🇸, trionfando al Montmelò
per la quarta volta in carriera (otto anni dopo la sua prima vittoria in
Formula 1, proprio in Spagna) e per la terza consecutiva. Max vince anche
questa volta una gara che non lo vedeva favorito, così come ad Imola e a
Montréal, e questo non fa altro che evidenziare ulteriormente il suo enorme
talento. Con le sue 61 vittorie in carriera è già, a soli 26 anni, al terzo
posto nella classifica di tutti i tempi, dietro soltanto a Lewis Hamilton (103)
e Michael Schumacher (91). Con la stessa monoposto Sergio Perez non fa meglio
dell’8° posto, alle spalle anche della McLaren di Oscar Piastri, che continua a
restare nell’ombra del suo compagno di squadra. McLaren che pasticcia anche
oggi con la strategia e non riesce a sfruttare il suo potenziale: Lando Norris
giunge 2° al traguardo, visibilmente deluso, consapevole di aver sprecato
un’occasione di vittoria importante per sé e per il team. Torna sul podio dopo
un’assenza di 12 Gran Premi Lewis Hamilton, 3° con una Mercedes ottima nel
passo gara. Mercedes che si conferma la terza forza di questo weekend anche con
la 4° posizione di George Russell, interprete fantastico della gara. La Ferrari
anche in Spagna si lecca le ferite, meno profonde rispetto a quelle del Canada,
ma comunque da curare. Una Ferrari che termina sul traguardo in 5° e 6°
posizione, con Charles Leclerc davanti al pilota di casa Carlos Sainz,
retrocedendo a quarta forza in campo e con una lotta interna che comincia ad
essere pericolosa per la stabilità della squadra. Fantastica questo weekend
l’Alpine, per la prima volta a punti in questa stagione con entrambi i piloti,
Pierre Gasly 9° ed Esteban Ocon 10°. Segnali di crescita anche per Guanyu Zhou,
13° con la sua Stake dietro la Haas di Nico Hulkenberg e l’Aston Martin del
padrone di casa Fernando Alonso, e davanti a Lance Stroll con l’altra Aston
Martin. Grande delusione per la Racing Bulls, nonostante tutti gli
aggiornamenti portati, con Daniel Ricciardo solo 15° e Yuki Tsunoda addirittura
19°, dietro la Stake di Valtteri Bottas, la Haas di Kevin Magnussen e la
Williams di Alexander Albon, e davanti soltanto alla Williams di Logan
Sargeant.
VERSO L'AUSTRIA
Cala dunque il sipario sul weekend catalano, ma la Formula 1 è ben lungi
dall’andare in pausa. Barcellona, infatti, ha inaugurato una tripletta di gare
consecutive, tutte ovviamente in Europa: il prossimo weekend si torna subito in
pista, perché il Red Bull Ring di Spielberg è pronto ad ospitare la 37°
Edizione del Gran Premio d’Austria 🇦🇹. A
casa della Red Bull andrà in scena anche il terzo weekend Sprint della
stagione, con una sola sessione di prove libere, due qualifiche e due gare, che
potrebbe rivelare delle sorprese. Sarà ancora Max Verstappen a fare la
differenza su un circuito in cui ha già trionfato quattro volte (record di
vittorie in Austria)? La McLaren riuscirà a mettere tutto insieme e
massimizzare il risultato? E la Ferrari sarà in grado di reagire alla rinascita
della Mercedes? Non ci resta che metterci comodi sulle nostre poltrone e vivere
un altro entusiasmante weekend di Formula 1.