INTRODUZIONE
The King is back. Il Re è tornato. Su 104 vittorie in 17 stagioni di Formula 1 è complicato sceglierne una come la migliore, la più emozionante, ma sicuramente quella che oggi è andata in scena a Silverstone è stata una delle più belle. Perché? Sir Lewis Hamilton mancava all’appello delle vittorie da due anni e mezzo, è tornato al trionfo vincendo l’ultima sua Silverstone con la Mercedes, cogliendo la 9° vittoria in Gran Bretagna e battendo così il record di Michael Schumacher di otto successi sullo stesso circuito. Cosa chiedere di più dalla vita? La straordinaria vittoria del sette volte Campione del Mondo ha davvero emozionato chiunque, anche chi per lui non ha mai avuto una grande ammirazione, perché momenti come questi sono la linfa vitale dello sport. Sir Lewis ha vinto una gara avvincente, caratterizzata da un meteo estremamente variabile che ha messo a dura prova la mente degli strateghi di tutte le squadre. La McLaren esce da questo weekend come grande sconfitta, ancora a causa di errori strategici, mentre la Red Bull, con un grande lavoro di gestione gara, ha messo nelle condizioni il suo pilota di ottenere un gran risultato, insperato ad un certo punto della corsa. Benvenuti al racconto della 75° Edizione del Gran Premio di Gran Bretagna 🇬🇧, in scena sul Silverstone Circuit nel pomeriggio inglese di domenica 07 Luglio 2024.
LA SCELTA DELLE GOMME E I PROBLEMI DI GASLY
La scelta delle gomme per la partenza è quasi del tutto univoca: tutti con le medie, fatta eccezione per Guanyu Zhou con la Stake ed Esteban Ocon con l’Alpine, che scelgono la soft, e Sergio Perez con la Red Bull (costretto a partire dalla pit lane per sostituzione componenti), che parte con la hard. A causa di un problema al cambio della sua Alpine, Pierre Gasly non prende parte alla gara.
LA PARTENZA DELLA GARA
Allo spegnimento dei semafori è tutto perfetto per le due Mercedes, con George Russell e Lewis Hamilton che tengono il comando. Chi fa un capolavoro è però Max Verstappen, che sorprende Lando Norris con una bellissima manovra all’esterno di curva 4, il Loop, per salire 3°. Dietro, Oscar Piastri è 5° a precedere la Ferrari di Carlos Sainz, Lance Stroll con l’Aston Martin e Charles Leclerc, che in partenza ha già superato tre avversari. I primi giri di gara vedono congelarsi le posizioni di testa, mentre Leclerc cerca in tutti i modi di superare Stroll e perde tempo sul gruppo dei primi. Il monegasco riesce nel sorpasso al giro 13 e guadagna la 6° posizione, lontano quattro secondi da Sainz, mentre Norris mette già sotto attacco Verstappen e due giri dopo lo passa sull’Hangar Straight, ponendosi ora come primo inseguitore delle Mercedes.
ARRIVA LA PRIMA PIOGGERELLINA
Nel frattempo, arriva sul circuito il primo scroscio di pioggia: Leclerc, già in crisi con le gomme, decide di tentare l’azzardo delle intermedie, così come Perez. Ma è troppo presto: la pioggia è ancora troppo leggera per bagnare l’asfalto. I due perdono tantissimi secondi sugli avversari con gomme d’asciutto e navigano nelle retrovie, con una gara ormai compromessa. Al giro 17 Piastri imita Norris e passa un Verstappen in difficoltà, salendo 4°, mentre comincia a cadere più copiosa la pioggia. Lewis Hamilton, intanto, è più veloce di Russell e comincia a guadagnare terreno, fino a che, al giro 18, prende la leadership del Gran Premio di Gran Bretagna 🇬🇧: è il sorpasso decisivo per la gara. La pioggia è sempre più insistente, ma la pista non è ancora da gomma intermedia: in questa fase la McLaren è la vettura più veloce; Norris, infatti, passa prima Russell al The Loop e poi Hamilton sul rettilineo principale; lo segue a ruota Piastri, che compone al giro 20 la doppietta McLaren.
PIOVE SUL SERIO A SILVERSTONE E LA MCLAREN SBAGLIA
Il team di Woking ha in mano la gara, ma è ormai arrivato definitivamente il momento per passare alle intermedie. La situazione è complicata, perché sia i piloti McLaren che i piloti Mercedes sono molto vicini tra di loro e ciò rende difficile la scelta di fare il doppio pit stop. Al giro 27, Verstappen e Sainz sono i primi tra i piloti di testa a montare le intermedie; un giro dopo è il turno delle due Mercedes, che fanno il doppio pit stop, mentre la McLaren sceglie di far rientrare solo Norris, lasciando Piastri un giro in più fuori con le gomme d’asciutto. Ovviamente questo penalizza enormemente la gara del pilota australiano che si ritrova all’uscita dei box addirittura 6°, dietro anche la Ferrari di Sainz, e davanti a un fantastico Nico Hulkenberg, 7° con una grande Haas. Chiudono al momento la top 10 le due Aston Martin di Stroll e Fernando Alonso e Yuki Tsunoda con la Racing Bulls. Al giro 34 arriva un colpo di scena: George Russell è costretto al ritiro dalla gara per problemi di pressione dell’acqua alla sua Mercedes; sale così in zona podio Verstappen, 3° dietro Norris e Hamilton.
METEO PAZZO: TORNA IL SOLE
Nei giri seguenti la pioggia finisce e l’asfalto di Silverstone si asciuga velocemente: bisogna essere reattivi e passare alle slick al più presto. Al 39° giro sono ai box Hamilton, Verstappen e Piastri, montando rispettivamente gomma soft, hard e media (tre strategie completamente diverse), mentre Norris e Sainz aspettano ancora un altro giro e montano rispettivamente soft e hard. La chiamata è ovviamente tardiva: Norris, anche a causa di un pit stop lento (per sua responsabilità), perde la posizione su Hamilton, di nuovo leader della gara, mentre Sainz si ritrova 5° alle spalle di Piastri. Da notare, a questo punto, il 9° posto di Alexander Albon con la Williams, grazie al ritiro di Russell e al sorpasso su Tsunoda.
GLI ULTIMI GIRI
Negli ultimi giri, Norris va in difficoltà di passo con la soft, tanto che subisce l’attacco di Verstappen sull’Hangar Straight. Max sembra avere tanta velocità per provare a prendere anche Hamilton. Ma Lewis, a casa sua, davanti al suo pubblico che esplode in un boato ad ogni suo passaggio, sta per scrivere un’altra pagina della sua storia e della storia della Formula 1.
LA BANDIERA A SCACCHI: IL RITORNO DEL RE
Al 52° giro cala la bandiera a scacchi sul Silverstone Circuit: sir Lewis Hamilton vince la 75° Edizione del Gran Premio di Gran Bretagna 🇬🇧, trionfando a casa sua per la 9° volta in carriera. È una vittoria eccezionale, nell’aria un’emozione indescrivibile avvolge tutti, anche chi non è tifoso di The Hammer. Lewis, alla sua 104° vittoria in Formula 1, piange come se avesse vinto la prima e rende omaggio al suo pubblico andando sotto le tribune a festeggiare una vittoria memorabile. Il campione inglese torna a vincere dopo due anni e mezzo di digiuno, dopo quella vittoria a Jeddah nel 2021 prima del furto di Abu Dhabi. La Mercedes vince per la seconda volta consecutiva in questa stagione, ad evidenza del fatto che da inizio anno tanti progressi sono stati fatti e che il team di Stoccarda ha forse risolto gran parte dei suoi problemi ed è pronto alla lotta. Sul podio anche Max Verstappen, 2° con la sua Red Bull, dopo una gara condotta in modo impeccabile da lui e dal team, a tornare nella lotta per la top 3 quando sembrava ormai molto difficile. Sconfitta ancora una volta la McLaren che, tra errori di strategia e dei piloti, sta sprecando molti punti e la possibilità di lottare per il mondiale si allontana: 3° posizione per Lando Norris, ancora battuto da Max, mentre 4° è uno sfortunato Oscar Piastri. Come in Austria, Carlos Sainz salva un weekend disastroso per la Ferrari con una buona, per le premesse, 5° posizione, ma la 14° posizione di Charles Leclerc, doppiato di un giro, racconta di una Ferrari in grave difficoltà anche con le strategie. È evidente che dalla vittoria di Monaco qualcosa in Ferrari non stia più funzionando e bisogna ancora una volta capire dove stanno i problemi che affliggono la SF-24. Pessima anche la gara di Sergio Perez, un disastro totale la sua 17° posizione, al traguardo soltanto davanti alla Stake di Guanyu Zhou e dietro la Stake di Valtteri Bottas e alla deludente Alpine di Esteban Ocon. Un Perez davvero in crisi nera, doppiato addirittura due volte. Eccezionale invece Nico Hulkenberg, 6° con una Haas che con il nuovo pacchetto di aggiornamenti sembra migliorata tantissimo. Il tedesco chiude davanti alle due ottime Aston Martin, con Lance Stroll ancora una volta davanti a Fernando Alonso, alla Williams di Alexander Albon, per la seconda volta a punti dopo Monaco, e alla Racing Bulls di Yuki Tsunoda, che centra per la sesta volta in stagione la zona punti. Ottimo anche il weekend di Logan Sargeant, 11° al traguardo, miglior piazzamento stagionale con la sua Williams, a precedere la Haas di Kevin Magnussen e Daniel Ricciardo con la sua Racing Bulls.