INTRODUZIONE
Una gara avvincente e ricca di battaglie in pista ha premiato la grande forza e
supremazia tecnica di un team protagonista di una crescita impressionante a
livello di performance negli ultimi due anni: la McLaren riesce finalmente a
concretizzare il risultato e conquista una straordinaria doppietta che riapre
il mondiale. Oscar Piastri ottiene la sua prima vittoria in carriera con una
prestazione da vero fenomeno, ed è il primo pilota nato nel nuovo millennio a
vincere in Formula 1. Ma non mancano le polemiche: la McLaren, con una strana
strategia, crea una situazione imbarazzante, avvantaggiando in un primo momento
Lando Norris e poi chiedendogli di restituire la prima posizione al compagno di
squadra. Nonostante ciò, la McLaren è ora la favorita per la conquista del
titolo costruttori, anche perché la Red Bull non sembra più essere quel team
forte e coeso di un tempo. Un Verstappen falloso e nervoso butta alle ortiche
la possibilità di salire sul podio, perdendo il confronto con Lewis Hamilton, e
via radio è eccessivamente critico con il suo team, mentre Perez è autore di
una buona rimonta, ma continua pur sempre a deludere. I piloti Ferrari fanno
quello che possono con la monoposto che si ritrovano tra le mani, sognando di
tornare presto a lottare per le vittorie. Benvenuti al racconto della 39°
Edizione del Gran Premio d’Ungheria 🇭🇺,
in scena sull’Hungaroring di Mogyoròd nel pomeriggio di domenica 21 Luglio
2024, giornata in cui Andrea Kimi Antonelli ha messo a segno un altro
spettacolare successo in Formula 2, un altro mattoncino verso la sua
attesissima ascesa nel mondo del motorsport.
LA SCELTA DELLE GOMME
In griglia di partenza, tredici piloti su venti scelgono la gomma media: fanno
eccezione le due Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll, Alexander
Albon con la Williams e Kevin Magnussen con la Haas, sulla soft, e Sergio Perez
con la Red Bull, George Russell con la Mercedes e Pierre Gasly con l’Alpine,
sulla hard. Sono previste per tutti due pit stop.
LA PARTENZA E I PRIMI GIRI: SUBITO DOMINIO MCLAREN
Allo spegnimento dei semafori non è fantastico lo spunto di Lando Norris, che
cerca di proteggere la prima posizione su Oscar Piastri senza però
riuscirci; Max Verstappen lo affianca sul lato sinistro, ma arriva lungo in
curva 1; nonostante ciò, tiene giù il piede e rientra in pista 2°, alle spalle
di un super Piastri. Dietro, Charles Leclerc è autore di un’ottima partenza con
la sua Ferrari e sale 5°, in coda a Lewis Hamilton, mentre Carlos Sainz scivola
7°, superato anche da Fernando Alonso. A centro gruppo, le due Racing Bulls
scivolano 11° e 12°, superati da Alexander Albon e Kevin Magnussen, mentre
nelle retrovie Sergio Perez è 18°, superato da Esteban Ocon e George Russell.
Al giro 3 si infiamma un derby spagnolo, con Sainz che sale 6° superando
Alonso, mentre un giro dopo, Verstappen, invitato dal team, cede la posizione a
Norris per l’irregolarità commessa in curva 1. Si ricostituisce così l’1-2
McLaren, con Piastri sempre in testa. Nei giri seguenti cominciano le prime
soste ai box, tra cui le due Aston Martin che passano alle medie e Daniel
Ricciardo che passa alle hard, mentre Yuki Tsunoda allunga di più il primo
stint; ciò permette a Russell e Perez di accedere alla top 10.
BACK TO 2021: HAMILTON-VERSTAPPEN, PRIMO ROUND
Al giro 17 il primo pilota di testa a fermarsi è Lewis Hamilton, che passa alle
hard; lo imitano 5 giri più tardi anche Verstappen e Sainz, mentre le due
McLaren hanno già effettuato il loro pit stop. Leclerc invece decide di
allungare il primo stint più dei suoi avversari, rientrando poi 5° in pista con
le hard davanti a Sainz. Hamilton, con il pit stop anticipato, prende la
posizione su Verstappen, che però evidenzia un passo gara migliore e, giro dopo
giro, recupera terreno. A metà gara, mentre Pierre Gasly è costretto al ritiro
per problemi idraulici alla sua Alpine, la Formula 1 torna indietro nel tempo
al 2021: è di nuovo battaglia tra Hamilton e Verstappen. Max attacca Lewis in
curva 1, ma poi sbaglia la staccata in curva 2 e Lewis è ancora 3°. Seguono altri
tentativi non riusciti e questa battaglia avvantaggia non poco Leclerc, che con
la sua Ferrari e la gomma hard riesce sorprendentemente ad essere molto veloce
e costante e si avvicina tantissimo ai due, addirittura in zona DRS.
LA RIMONTA DI PEREZ E RUSSELL
La situazione rimane però invariata, fino al giro 41, quando in contemporanea
Hamilton e Leclerc si fermano per montare un altro treno rispettivamente di
hard e di medie, ed escono in pista 5° e 6°, mentre Max allunga il suo stint
per avere gomma più fresca nel finale di gara. Intanto, nella loro rimonta,
Perez e Russell sono 7° e 8°; un ottimo Tsunoda entra in zona punti 10°, alle
spalle di Stroll e davanti ad Alonso e Ricciardo.
IL MOMENTO CLOU: NORRIS PRENDE IL COMANDO CON L'UNDERCUT
Al 46° giro il momento clou della gara: la McLaren chiama Norris ai box per
tornare sulle medie. Una situazione alquanto strana, perché in genere
all’interno del team viene fermato per primo il pilota che sta davanti. Lando
gira naturalmente su tempi molto più veloci rispetto a Piastri e costruisce
così un potente undercut, che infatti è inevitabile: quando Oscar entra ai box
per la sua sosta, all’uscita è 2°, dietro il compagno di squadra. Che beffa! La
squadra tranquillizza subito l’australiano, assicurandogli che Norris gli
restituirà la posizione, ma il britannico gira su tempi nettamente più veloci e
sembra ignorare le comunicazioni radio: la tensione è alta.
BACK TO 2021: HAMILTON-VERSTAPPEN, SECONDO ROUND
Intanto, al 50° giro Verstappen effettua la sua seconda sosta, andando su medie
nuove e rientrando in pista 5°: ora va a caccia di Leclerc e Hamilton per il
podio. Max recupera terreno su Charles, gli si incolla dietro, lo studia per un
po’ di giri e al giro 57 sferra l’attacco in curva 1. Il monegasco cerca di
rispondere incrociando la traiettoria, ma non riesce: Max è ora 4°, ma davanti
a sé c’è di nuovo Hamilton e la Formula 1 è di nuovo nel 2021. Dopo 6 giri di
studio dell’avversario, Max fa una manovra tipica del suo stile di guida e
allunga la staccata entrando a kamikaze all’interno di Lewis, ma il britannico
si protegge spostandosi verso destra. Il contatto è inevitabile e la Red Bull
quasi decolla, saltando sulla gomma anteriore destra della Mercedes. Lewis non
riporta nessun danno, mentre Max perde la posizione su Leclerc e non riesce più
a riprenderla.
SCAMBIO DI POSIZIONI IN CASA MCLAREN
Davanti, intanto, Norris viene sollecitato dal team a restituire la posizione a
Piastri, ma in un primo momento sembra ignorare l’ordine. Al 68° giro, però,
rallenta e in modo plateale lascia passare Oscar, che si invola così verso il
successo.
LA BANDIERA A SCACCHI: OSCAR PIASTRI, BRILLA UNA NUOVA STELLA
Al 70° giro cala la bandiera a scacchi: Oscar Piastri vince la 39° Edizione del
Gran Premio d’Ungheria 🇭🇺,
conquistando comunque meritatamente la sua prima vittoria in carriera, alla sua
seconda stagione in Formula 1, dimostrando tanta velocità e freddezza e
un’ottima visione di gara. Con i suoi 23 anni è il primo pilota del nuovo
millennio a vincere in Formula 1. Autore già di grandi prestazioni lo scorso
anno, con questo successo entra di diritto nel club dei più forti e davanti a
sé ha tutta una carriera potenzialmente molto vincente. Completa una
straordinaria doppietta McLaren (che non arrivava da Italia 2021, con la
vittoria di Daniel Ricciardo) Lando Norris, non proprio contento del risultato
ma molto riconoscente nei confronti di Oscar. La McLaren dà un importante prova
di forza qui in Ungheria e si porta a soli 51 punti di distacco dalla Red Bull
nella classifica costruttori: il mondiale è apertissimo. Con i due piloti McLaren, sul podio
per la 200° volta in carriera, Lewis Hamilton, autore di una bellissima gara
con la sua Mercedes. Ancora giù dal podio la Ferrari, ma con una gara tutto
sommato buona, non eccezionale: Charles Leclerc riacquista forse un po’ di
fiducia dopo un periodo molto complicato e giunge 4° al traguardo, mentre
Carlos Sainz è 6°, ma è una Ferrari ancora in difficoltà, nonostante
l’Hungaroring fosse un circuito amico per caratteristiche di layout. Brutta
gara per Max Verstappen, solo 5°, estremamente nervoso e falloso, non più
abituato forse a una Red Bull non dominante. 7° il suo compagno di squadra
Sergio Perez, in rimonta da fondo griglia, così come George Russell con la sua
Mercedes, 8°. Chiudono la top 10 un fantastico Yuki Tsunoda con la sua Racing
Bulls, per la 7° volta a punti, e Lance Stroll con l’Aston Martin, ancora
davanti al suo teammate Fernando Alonso, 11°. 12° posizione, come lo scorso
anno, per Daniel Ricciardo, davanti alla Haas di Nico Hulkenberg, alla Williams
di Alexander Albon e all’altra Haas, quella di Kevin Magnussen, una Haas
deludente qui in Ungheria. Chiude 17° con l’altra Williams Logan Sargeant,
preceduto da Valtteri Bottas con la Stake e davanti alla pessima Alpine di Esteban
Ocon e a Guanyu Zhou con l’altra Stake.
VERSO IL BELGIO
Cala il sipario su questo caldo weekend ungherese, ma non c’è spazio per il
riposo. Un circuito leggendario, denominato l’Università della Formula 1 per la
varietà di curve, rettilinei, salite e discese che i piloti affrontano, il più
lungo del mondiale e uno dei più sfidanti, il Circuit National de
Francorchamps, ospiterà la 69° Edizione del Gran Premio del Belgio 🇧🇪, 14° tappa di questo
campionato e ultima prima della pausa estiva. A Spa la McLaren è chiamata a
un’immediata conferma di questa superiorità tecnica per credere nel mondiale
mentre Max Verstappen vorrà sicuramente una rivincita, lui che non perdeva tre gare
di seguito dal lontano ormai 2021.