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39° Edizione del Gran Premio d'Ungheria- Round 13- Introduzione al weekend e qualifiche.

Di Giovanni Nulchis

UN MONDIALE VIVACE ARRIVA IN UNGHERIA 

Tre weekend di gara consecutivi, tre vincitori diversi. Una Red Bull non più dominante, ma con un pilota che riesce sempre a massimizzare il risultato, una McLaren velocissima ma mai vincente, una Mercedes che ha trovato qualcosa per tornare a lottare per la vittoria e una Ferrari in grave difficoltà, che deve ritrovare la retta via. Arrivato al suo giro di boa, il Campionato del Mondo di Formula 1 2024 è più vivo che mai e, nonostante le classifiche mondiali raccontino di un grande vantaggio della Red Bull e di Max Verstappen sugli avversari, nulla è ancora scritto ed è ancora tutto da scoprire e da vivere gara dopo gara. Dopo una tripletta di Gran Premi molto intensa e impegnativa (Spagna, Austria e Gran Bretagna), e la seguente pausa di una settimana, il circus torna in pista per il penultimo appuntamento prima della pausa di Agosto. Il “kartodromo della Formula 1”, l’Hungaroring di Mogyoròd, ospita la 39° Edizione del Gran Premio d’Ungheria 🇭🇺, 12° tappa del mondiale.

UFFICIALI LE SPRINT DEL 2025
Nella settimana di pausa tra Silverstone e Budapest la FIA ha ufficializzato che anche nel 2025 sei weekend saranno caratterizzati dal format Sprint (che per il momento non è stato modificato riguardo l’attività in pista): cinque weekend Sprint sono stati riconfermati (Cina, Miami, Stati Uniti d’America, San Paolo e Qatar), mentre l’Austria lascerà il posto al Belgio come unica Sprint europea.

MOVIMENTI DI MERCATO E LA RIVOLUZIONE DI VASSEUR
Alla vigilia del weekend d’Ungheria ci sono stati due importanti movimenti di mercato all’interno del circus. La Haas ha annunciato che Kevin Magnussen non correrà più nella sua line-up a partire dal 2025; probabilmente il danese sarà costretto a ritirarsi, almeno temporaneamente, dalla Formula 1, per l’assenza, ad ora, di sedili liberi negli altri team (difficile un passaggio all’Alpine, impossibile ovviamente quello in Mercedes), ma alcuni piloti non hanno ancora rinnovato il contratto con il team attuale, quindi la situazione rimane in stallo. Manca solo l’annuncio ufficiale, ma sembra ormai sicuro che Esteban Ocon prenderà il suo posto in Haas, al fianco del giovane Oliver Bearman. L’altro movimento di mercato riguarda l’ingegnere Enrico Cardile, fino allo scorso weekend nel ruolo di direttore tecnico della Scuderia Ferrari, che lascia con effetto immediato Maranello dopo vent’anni di attività, per approdare nel 2025 in Aston Martin, nel ruolo di Chief Technical Officer, mentre in Ferrari a prendere il suo posto sarà lo stesso Team Principal Frédéric Vasseur. Il 1° Ottobre arriveranno invece in Ferrari Loic Serra, ora Direttore Tecnico in Mercedes, nel ruolo di Head of Chassis Performance Engineering, e Jerome D’Ambrosio, che sarà alla guida della Ferrari Driver Academy dopo aver gestito per anni il programma Junior Mercedes. Vasseur continua quindi a costruire intorno a sé la sua squadra.

LA SITUAZIONE DI DANIEL RICCIARDO A UN ANNO DAL RITORNO IN FORMULA1

Un anno fa, proprio in Ungheria, Daniel Ricciardo ha esordito nella sua seconda carriera in Formula 1 con l’Alpha Tauri (ora Racing Bulls) per sostituire il giovane olandese Nyck de Vries, licenziato da Helmut Marko dopo soltanto 10 weekend di gara. Il ritorno di Daniel (sul circuito dove peraltro ha trionfato dieci anni fa con la Red Bull) aveva entusiasmato tutti gli appassionati, in quanto l’australiano è considerato uno dei più grandi talenti di questi ultimi anni, e aveva anche l’obiettivo di mettere sotto pressione Sergio Perez, che in quella fase del mondiale stava deludendo non poco. A deludere tanto però è stato anche Ricciardo: l’infortunio in Olanda non l’ha di certo aiutato, ma, tranne qualche prestazione degna di nota (vedi Messico 2023), non è mai tornato ai livelli a cui ci aveva abituato fino al 2021 e ha subìto non poco il confronto con Yuki Tsunoda. Insomma, non il Ricciardo che tutti si aspettavano. E anche quest’anno, tranne l’exploit di Miami e poche altre gare a punti, non riesce ad essere efficace e spesso Tsunoda gli sta davanti. Il suo futuro è appeso a un filo e, da potenziale sostituito di Perez in Red Bull, si ritrova nella situazione di dover dimostrare tutt’altre prestazioni per non rischiare di terminare, forse definitivamente, la sua carriera.


IL RICORDO DI SENNA E GLI ESPERIMENTI DELLA FIA
Continua naturalmente ad essere presente in questo 2024 il ricordo del trentennale della scomparsa di Ayrton Senna: per quanto riguarda l’Hungaroring, è stata intitolata ad Ayrton l’unica chicane del circuito, curva 6-7, i cui cordoli sono stati colorati di verde e giallo, i colori del Brasile, cordoli che sono stati anche modificati, abbassati. Inoltre, la FIA sta sperimentando proprio questo weekend un nuovo sistema di rilevazione dei track limits in ottica 2026, basato sull’AI, che dovrebbe rilevare l’irregolarità quando le monoposto calpestano una linea blu. Ma, appunto, è ancora tutto in fase sperimentale.


LE NOVITÀ TECNICHE DI RED BULL, ASTON MARTIN E FERRARI 

Protagonisti anche questo weekend sono gli aggiornamenti portati dai team: i principali sono quelli di Red Bull, Ferrari e Aston Martin.
La Red Bull, per reagire alla supremazia tecnica della McLaren, ha introdotto un grosso pacchetto di sviluppi, il più importante della stagione e anche il più sorprendente. Sono stati eliminati infatti i bazooka nel cofano motore (che tanto avevano stupito ad inizio stagione), che è stato quindi snellito e ora sembra aver ripreso la filosofia della RB18 del 2022, il che è molto strano, ma evidentemente più funzionale; oltre ciò, la monoposto presenta un fondo nuovo rivisto nella zona dei canali venturi, una zona pance rivista con un sottoquadro maggiore, e una nuova ala anteriore nella zona del cucchiaio e nella conformazione dei flap. Con questo pacchetto il team di Milton Keynes intende tornare a un livello superiore rispetto alla concorrenza. Per tutto il weekend, la Red Bull farà prove di comparazione tra i due pacchetti aerodinamici: Max Verstappen porterà in pista quello nuovo, mentre Sergio Perez continuerà ad utilizzare quello vecchio.

Anche l’Aston Martin ha portato un pacchetto interessante, che comprende un fondo nuovo, una nuova ala anteriore e l’aggiunta di una nuova paratia aerodinamica al lato dell’halo per gestire meglio i flussi d’aria.

La Ferrari, infine, presenta un nuovo fondo più rigido, rivisto nella zona dei canali venturi, per cercare di risolvere il problema del porpoising, tornato prepotentemente dal Gran Premio di Spagna.

LE QUALIFICHE DI BUDAPEST: DOMINA LA MCLAREN
Ma ora è giunto il momento di lasciare la parola alla pista e al rombo dei motori. Nel caldo pomeriggio di Budapest di sabato 20 Luglio 2024 l’Hungaroring è stato teatro delle Qualifiche della 39° Edizione del Gran Premio d’Ungheria 🇭🇺. Eccetto in una breve fase del Q1, la pioggia non ha disturbato la sessione, ma le temperature si sono drasticamente abbassate rispetto a tutto il resto del weekend. In Q1 subito due colpi di scena. Il primo riguarda ancora Sergio Perez, autore di un brutto incidente nel secondo settore e ovviamente eliminato dal Q1: partirà quindi solo 16° con la sua Red Bull, continuando una preoccupante striscia negativa di risultati. Il secondo colpo di scena è l’eliminazione di George Russell (non usciva nel Q1 da Ungheria 2023), a causa di un errore di valutazione strategico e anche di guida: con la sua Mercedes sarà quindi 17° in griglia, davanti alla Stake di Guanyu Zhou e alle due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly, vittime di un clamoroso errore del team, che non le ha fatte uscire in pista negli ultimi minuti del Q1, quando aveva ormai smesso di piovere. Ottima prestazione invece per la Williams con entrambi i piloti: Alexander Albon si è qualificato 13°, alle spalle della Haas di Nico Hulkenberg e della Stake di un buon Valtteri Bottas, e un sorprendente Logan Sargeant 14°, davanti alla Haas di Kevin Magnussen. Passiamo ora in top 10, dove troviamo, dopo tanti weekend di sofferenza, le due Aston Martin con Fernando Alonso 7° e Lance Stroll 8° (il nuovo pacchetto evidentemente ha portato dei benefici), davanti alle due ottime Racing Bulls, con Daniel Ricciardo 9° e Yuki Tsunoda, seppur in barriera con grossi danni a metà Q3, 10°. Ma la regina d’Ungheria oggi arriva da Woking. Fortissima fin da venerdì, la McLaren ha conquistato una straordinaria prima fila completa, la prima di stagione, la prima dopo 12 anni (Brasile 2012, Hamilton-Button) e la prima in Ungheria dal 2008 (Hamilton-Kovalainen). Lando Norris firma la 3° pole position della sua carriera e la seconda della stagione, dopo quella della Spagna, e Oscar Piastri, con un grande giro, ha sfiorato la pole per appena 22 millesimi e partirà 2°, eguagliando il risultato di Monaco. Sconfitto dalle due McLaren, partirà 3° con la sua Red Bull Max Verstappen, che nelle ultime sei gare è scattato dalla pole solo in Austria. Max precede la prima delle due Ferrari, quella di Carlos Sainz, sempre più veloce del compagno di squadra questo weekend, mentre Charles Leclerc, che dopo la vittoria a Monaco sembra un po’ perso, si è qualificato 6°. A sandwich tra le due Ferrari, il futuro ferrarista, nonché vincitore dell’ultimo Gran Premio disputato, Lewis Hamilton con la sua Mercedes.

LA GARA CHE CI ASPETTA 
Con questa situazione in griglia di partenza (in attesa di sapere se Perez e Tsunoda verranno retrocessi per eventuali sostituzioni di componenti dopo gli incidenti) ci prepariamo a vivere una gara che promette scintille. La McLaren è obbligata a vincere, magari anche con una doppietta, per rimediare alle occasioni perse nelle scorse gare e accendere la lotta mondiale, ma sappiamo quanto Max sia forte in gara e non vorrà di certo cedere la vittoria ai suoi avversari per la terza volta consecutiva. La Ferrari sogna in un podio alquanto improbabile, vista la forza della McLaren e di Verstappen, ed Hamilton sogna di trionfare per la 9° volta in carriera a Budapest. Insomma, non ci resta che metterci comodi davanti al televisore e godere dello spettacolo che ci regalerà la 39° Edizione del Gran Premio d’Ungheria 🇭🇺 sul tortuoso Hungaroring, il “kartodromo della Formula 1”.